<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Si va alle urne

La guida al voto. Ecco i vicentini in pole position per la corsa al Parlamento

La legge elettorale non consente le preferenze sui singoli ma solo sul partito. Il Vicentino avrà sette rappresentanti che hanno un posto blindato: Giovine, Caretta, Urzì (FdI), Bizzotto, Pretto, Stefani (Lega) e Letta (Pd)
Domani gli elettori saranno chiamati a esprimere il proprio voto per il Parlamento
Domani gli elettori saranno chiamati a esprimere il proprio voto per il Parlamento
Domani gli elettori saranno chiamati a esprimere il proprio voto per il Parlamento
Domani gli elettori saranno chiamati a esprimere il proprio voto per il Parlamento

Con il voto di oggi questa surreale campagna elettorale, portata avanti a suon di promesse e illusioni da vendere agli elettori, sarà archiviata. E ci si concentrerà solo sui risultati di queste elezioni. Ma intanto, ancora prima che gli elettori si esprimano, ci sono già alcune certezze. Ad esempio sulla squadra dei nuovi parlamentari vicentini, che in buona parte è già decisa.

Il Rosatellum, la legge elettorale

Colpa della legge elettorale, il Rosatellum, per due terzi proporzionale e per un terzo maggioritaria, che non prevede le preferenze privando di fatto l’elettore di qualsivoglia potere di scelta sui prossimi deputati e senatori. Hanno già deciso tutto i partiti che secondo i loro criteri, tra i principali c’è quello della fedeltà al “capo”, hanno stabilito in base al posizionamento in lista concesso a questo o quell’esponente chi è meritevole di uno scranno e chi no. All’elettore, nel ruolo di attore non protagonista, non rimane che votare per il partito più affine e ratificare scelte già prese. 

Vicenza eleggerà un minimo di sette parlamentari

Vicenza eleggerà un minimo di sette parlamentari: quattro al plurinominale della Camera, due agli uninominali della Camera, uno all’uninominale del Senato. E di questi sette, sei vengono considerati già sicuri: sono i due esponenti candidati agli uninominali della Camera, quello candidato all’uninominale del Senato, i capolista al plurinominale della Camera di Lega, FdI e Pd.

Silvio Giovine e Maria Cristina Caretta

È il caso di Silvio Giovine e Maria Cristina Caretta. Il primo è assessore della giunta Rucco, incarico che manterrà anche una volta eletto a Roma, la seconda è deputata uscente. Entrambi sono di Fratelli d’Italia, Giovine ne è anche coordinatore cittadino. Entrambi sono candidati per la Camera in due collegi uninominali, quello di Bassano e quello di Vicenza. Entrambi, dato che il centrodestra negli uninominali è destinato a queste latitudini a fare cappotto, sono certissimi di essere eletti.

L'europarlamentare Mara Bizzotto

Vale il medesimo ragionamento per l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto che, non senza malumori dentro il partito, si è guadagnata l’uninominale per il Senato. Questi sono tutti posti blindati.  Proprio la Lega è stato il partito nel quale si è registrato più malessere dopo il deposito delle liste elettorali: esclusi gli zaiani, penalizzati i parlamentari uscenti. Tanto che a Vicenza né Silvia Covolo né Germano Racchella, deputati in questa legislatura, sono in posizioni eleggibili. Quindi, Giovine, Caretta e Bizzotto hanno uno scranno già assicurato

La ministra Erika Stefani e Erik Pretto

Non è finita: tra due guanciali può dormire il leghista Erik Pretto, capolista alla Camera, l’unico tra gli uscenti a salvarsi. Insieme, in verità, alla ministra Erika Stefani sulla cui rielezione c’erano pochi dubbi, che però stavolta gioca in trasferta: è capolista al plurinominale del Senato, non nella circoscrizione che comprende Vicenza ma nella circoscrizione Veneto 1.

Un altro nome sicuro, che andrà ad arricchire il gruppo di FdI, è quello di Alessandro Urzì che verrà eletto qui, è candidato al plurinominale della Camera, nonostante non sia vicentino: è consigliere provinciale a Bolzano.

Il segretario del Pd Enrico Letta

L’ultimo nome certo è quello di un big: il segretario del Pd Enrico Letta, candidato capolista alla Camera, che ha scelto Vicenza, terra con cui ha una certa consuetudine, per sfidare la Lega e rivendicare l’appoggio al governo Draghi in una zona del Paese dove la scelta di Lega, Forza Italia e Cinque Stelle, di affossarlo è stata vissuta molto male. 

Alle elezioni politiche c'è un altro biglietto per Roma

Ricapitolando: a indossare i galloni di onorevole saranno senza dubbio Giovine, Bizzotto, Caretta, Pretto, Urzì, Letta (più Stefani). Per loro c’è già il biglietto per Roma prenotato. Ma la squadra non è al completo. C’è almeno un altro posto per Montecitorio disponibile: se lo contendono tra gli altri Mattia Ierardi di FdI, Giuseppe Castaman per la Lega, Sonia Perenzioni dei Cinque Stelle, Rossella Olivo per Forza Italia, Marica Dalla Valle per il terzo polo, Rosanna Filippin per il Pd.

Al Senato il derby Zanettin e Sbrollini

Il cerchio però potrebbe non essere chiuso perché non è affatto escluso che a Vicenza possa scattare anche un altro senatore. Dipenderà dai resti elettorali. E in campo, tra gli altri, ci sono due nomi di primo piano: Pierantonio Zanettin e Daniela Sbrollini. Entrambi parlamentari uscenti, tutti e due di lungo corso, l’uno di Forza Italia e l’altra di Italia Viva, che idealmente si giocano questo derby. Su il sipario. 

 

 

 

 

Roberta Labruna

Suggerimenti