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Covid in Veneto

Microbiologie:
«Il virus si sta
spegnendo»

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La diretta del governatore Luca Zaia
La diretta del governatore Luca Zaia
La diretta del governatore Luca Zaia
La diretta del governatore Luca Zaia

L'aggiornamento del presidente del Veneto Luca Zaia, in diretta dalla Protezione civile di Marghera, sulle ordinanze. Lunedì saranno emesse quelle su case di riposo e trasporti. 

Ospite oggi il primario di microbiologia della Marca e coordinatore delle analisi dei tamponi in Veneto, il dottor Roberto Rigoli.

 

I dati. I tamponi effettuati sono in tutto 871.027, 12mila più di ieri; in isolamento 896 persone (-19 da ieri), 19.238 i casi positivi (+3), 224 i ricoverati, 12 in terapia intensiva (+1 e 1 solo positivo), e 2002 i morti totali (+4 da ieri), di cui 1423 in ospedale.

 

Lunedì ordinanza sui trasporti e case di riposo. «Se abbiamo ok del comitato tecnico scientifico facciamo un'ordinanza per trasporti e case di riposo» spiega Zaia.

 

Ballo. «Ballo di coppia, come latinoamericano, liscio, ecc. sono possibili tra congiunti».

 

Il dottor Roberto Rigoli. «Noi cerchiamo il virus, amplificando la ricerca, ogni volta raddoppiamo l'ipotetica presenza del virus, detto semplicemente. Pcr real time, così si chiama questa tecnica. Tutte le microbiologie di Italia operano in questo senso con questa amplificazione».

Microbiologia, il virus in Veneto.  «Abbiamo preso i 60mila tamponi fatti dal primo di giugno, tra questi ci sono 210 positivi (abbiamo anche ripositivizzati): 199 sono a ciclo alto, ossia che diventano positivi tardi e 11 a ciclo basso, ossia positivi molto presto (7 sintomatici e 4 asintomatici). Dei 60mila solo 3 sintomatici sono preoccupanti dal punto di vista mircobiologico. Riassumendo: abbiamo pochissimi positivi e di questi ci stiamo ponendo il problema se siano o meno falsi positivi. Il Veneto continuerà su questa strada, monitorando i positivi e valutando quanti avranno un ciclo basso e quelli a ciclo alto».

ll Covid si sta spegnendo?  «Evidentemente qualcosa è cambiato nel virus. Potrebbe essere avvenuta la famosa "mutazione" della quale si è parlato molto, e la mutazione dei virus è sempre verso uno stato meno "cattivo"».

«I positivi asintomatici, al di sopra di un certo ciclo, probabilmenti non sono contagiosi. E se quelli ad alta carica hanno solo "un pezzo" di virus e non i tre elementi completi, a quel punto avremo un dato molto tranquillizzante. Una volta convalidati questi dati, si potranno rivedere le restrizioni».

Il coronavirus tornerà in autunno? «Difficile se non impossibile fare previsioni» spiega Rigoli. Aggiunge: «I fatti sono questi: il virus è meno virulento, sicuramente circola meno, probabilmente per le misure di prevenzione attuate, su quello che accadrà non so ma le ipotesi sono tre: 1 può tornare virulento come prima, 2 torna come i virus influenzali, 3 potrebbe non tornare e seguire la strada della Sar che è scomparsa».

 

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