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Idea nata a Vicenza

La brasiliana
che attraversa
il Veneto a piedi

L'idea del viaggio di Jesusleny Gomes è nata a Vicenza
Jesusleny Gomes in piazza dei Signori. FOTO MURZIO
Jesusleny Gomes in piazza dei Signori. FOTO MURZIO
Jesusleny Gomes e la tappa vicentina

VICENZA. Una brasiliana cammina per le strade del Vicentino, sola, zaino sulle spalle. Si chiama Jesusleny Gomes e ha un obiettivo ambizioso: transitare per tutti i 574 comuni del Veneto. Fughiamo però subito ogni dubbio. Jesusleny non ha alcuna ascendenza veneta e il suo viaggio, perché di questo si tratta, non è ascrivibile a qualsivoglia operazione "nostalgia delle origini". E allora? La risposta, se possibile, è più semplice. Questa donna di 34 anni, gli ultimi 17 dei quali vissuti a Verona, ha deciso di «condividere con i veneti la bellezza, la storia, la cultura, l'architettura di questa regione». Intendiamoci: Jesusleny ha l'aria di sapere ciò che fa. A Verona è a capo di un'azienda di consulenza informatica e ha sul libro paga una decina di dipendenti, ha un passato di modella e hostess per L'Oréal e si vede, e ha due figli, di 17 e 6 anni. Niente male per chi è nata ad Agua Boa, un piccolo paese sperduto nella regione di Minas Gerais. Lei stessa sorride al pensiero.

 

Pochi giorni fa Jesusleny era a Vicenza. Difficile non riconoscerla in piazza dei Signori. Indossa un giubbotto bianco che non potrebbe creare contrasto migliore con la carnagione scura, in un volto racchiuso dai capelli corvini e con gli occhi verdi che vagano curiosi a destra e a sinistra. Ha in mano un bastone regalatole da un anziano della Lessinia. Lo zaino sulle spalle e una bandierina di San Marco che fa capolino; sul petto ha appuntata una spilla tricolore.

 

«Ho iniziato a camminare il 29 dicembre - racconta -. L'aspetto più incisivo è l'incontro con persone sconosciute e osservare quanto i cliché, che vogliono i veneti chiusi e scorbutici, alla prova dei fatti siano solo fantasie. Ho sempre trovato qualcuno disposto a ospitarmi, raccontarmi la storia dei luoghi e delle genti». Provare per credere. La particolarità di questo viaggio che, parole sue, «attraversa un museo a cielo aperto», è che nel giro di poche settimane ha raccolto poco meno di 10 mila follower su Facebook, la piattaforma social utilizzata da Jesusleny per raccontare l'impresa. Mentre il suo sito, "Su2piedi", è in costante aggiornamento. In questo modo ha attirato l'attenzione anche all'esterno del Veneto. Il 4 marzo, per dire, la trasmissione Rai "Alle falde del Kilimangiaro" le dedicherà un servizio televisivo. In molti di quelli che la seguono sui social si offrono di ospitarla per la notte. «Altrimenti riesco sempre a trovare un bed&breakfast o un albergo», spiega la donna in un sorriso contagioso. Jesusleny ama camminare: al suo attivo ha il Cammino di Santiago, di Finisterre, le Highlands e tanti altri.

 

L'idea di un viaggio tra i comuni del Veneto nasce a Vicenza. Jesusleny è stata "folgorata" sul cammino Fogazzaro-Roi. «L'ispirazione è nata lì perché a differenza di altri percorsi internazionali questo è un tragitto che unisce ambiente e cultura - dice -. Questa terra è ricca di storia e credo potrebbe vivere solo di turismo. Il problema è che chi qui abita dà per scontato che queste bellezze paesaggistiche e architettoniche ci saranno sempre. Poi, l'altra difficoltà, è far comprendere che la ricchezza culturale non interessa solo il paese in cui si vive ma è ampiamente diffusa. Mettiamola così: i "campanili" vanno bene, certo, ma sono fatti per guardare lontano non solo in basso». Ogni riferimento ai vicentini che cantano le lodi di Tenerife o New York ma non hanno mai visitato il Teatro Olimpico, forse non è puramente casuale. 

Federico Murzio

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