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I prezzi a Vicenza

La benzina torna a salire, i tagli non bastano. «Ora serve un tetto»

I prezzi ai distributori sono tornati a superare quasi ovunque gli 1,8 euro al litro (COLORFOTO/DALLA POZZA)
I prezzi ai distributori sono tornati a superare quasi ovunque gli 1,8 euro al litro (COLORFOTO/DALLA POZZA)
I prezzi ai distributori sono tornati a superare quasi ovunque gli 1,8 euro al litro (COLORFOTO/DALLA POZZA)
I prezzi ai distributori sono tornati a superare quasi ovunque gli 1,8 euro al litro (COLORFOTO/DALLA POZZA)

È tornato quello strano fenomeno. Quando si toglie la pistola della pompa di benzina dal serbatoio dell’auto e si guarda distrattamente il contatore del distributore gli occhi si arrossano e si inizia a lacrimare. C’è chi ha anche lamentato groppi in gola e fitte all’altezza del portafoglio. Non pare essere un male di stagione, perché il malessere era segnalato allo stesso modo per i mesi di febbraio e marzo, quando i prezzi avevano abbondantemente superato i due euro al litro, al culmine di una corsa che aveva per la prima volta visto il gasolio superare la benzina. Per questo erano entrati in vigore i primi tagli da 25 centesimi (più iva) che avevano dato un po’ di ossigeno ai consumatori e contemporaneamente ne avevano tolto un po’ ai benzinai. Ma su quest’ultimo aspetto torneremo in seguito. Quindi, i prezzi erano scesi quasi ovunque poco sopra gli 1,7 euro al litro ma questo effetto era durato poco, perché quasi in parallelo erano aumentati i costi di acquisto e questo aveva imposto alle compagnie petrolifere di ritoccare al rialzo i prezzi, arrivando di fatto alla situazione odierna.

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La mappa Grazie all’osservatorio del ministero dello sviluppo economico è possibile monitorare quasi in tempo reale i prezzi esposti dai distributori sul territorio. Ci basiamo sulle misurazioni più aggiornate, solo quelle effettuate ieri. Iniziando dalle “buone notizie”, c’è qualcuno che ancora non sfonda gli 1,8 euro al litro. I prezzi più bassi si trovano alla stazione di servizio Auchan e alla Esso di viale Grappa dove gasolio e verde vengono proposti a 1,779 euro per litro. Ipotizzando un pieno per un serbatoio medio di circa 40 litri, si fa con poco più di 71 euro. Stesso prezzo per la benzina verde nelle stazioni di servizio Ip di viale della Pace e viale Del Verme. Qui sale leggermente il prezzo del gasolio, che arriva a 1,799. Il pieno diesel quindi sale a poco meno di 72 euro. Prezzi identici per Esso di viale della Pace. Sale lievemente la verde alla Verona Petroli Pasubio dove i prezzi proposti sono di 1,789 anche per il diesel. Si sale a 1,799 (per la verde con lo stesso prezzo del gasolio) in due stazioni di servizio Tamoil, quella di strada Postumia e quella di via Fiume. Poi si entra nel “club” che supera gli 1,8 euro al litro. Esso in viale del Sole propone i due carburanti a 1,819 e si arriva a 72,76 euro di pieno sempre ipotizzando un serbatoio da 40 litri; Eni di viale degli Scaligeri ha sempre 1,819 per la verde ma scende a 1,809 per il gasolio. La stazione di servizio Smp di Vicenza est mantiene il gasolio a 1,799 ma ha la verde a 1,839 (il pieno sale a 73,56 euro). Stessi prezzi per Smp Vicenza Ovest. Si sale fino a arrivare alle tre stazioni di servizio (escluse le autostrade) che propongono i prezzi più elevati: si tratta delle Eni di via Moro, viale Milano e viale Trieste che chiedono 1,859 per la verde (pieno medio a 74,36 euro) e per il gasolio 1,849, con il pieno che sfiora comunque i 74 euro. Se poi capitasse di doversi rifornire in autostrada, le lacrime sono più copiose: in A31, l’area di servizio Postumia sud propone 1,999 euro per la verde (il pieno sfiorerebbe gli 80 euro) e il gasolio è a 1,979 (pieno a 79,16 euro). I prezzi di Villa Morosini in A4 sono 1,998 e 1,970 mentre sempre in A31 ma nella Postumia nord si scende un po’ arrivando a 1,949 per la verde e 1,899 per il gasolio.

I benzinai Come detto, il taglio delle accise ha penalizzato molto i benzinai, soprattutto chi aveva rifornito la stazione di servizio con i tariffari vecchi e ha dovuto vendere a prezzi più bassi. Ci sarebbero stati dei moduli da compilare per avere dei rimborsi ma sembra che per ora non abbiano sortito effetto. Lo spiega Flavio Convento, presidente regionale di Faib, la federazione autonoma italiana benzinai di Confesercenti: «I moduli sono serviti davvero a poco e per il momento ci abbiamo rimesso chi 5 mila e chi 7 mila euro che non sappiamo se e come recupereremo. Non sono state recepite le nostre osservazioni ma nemmeno quelle dell’Agenzia delle dogane. La riduzione delle accise c’è stata ma i prezzi sono aumentati subito dopo. Se non dovesse esserci un’ulteriore proroga andremo a superare i 2,2 o i 2,3 euro al litro. Per noi benzinai, poi, gli aumenti dei costi energetici c’erano anche prima del 25 febbraio quando è scoppiata la guerra. Noi nonostante gli aumenti prendiamo sempre 3 centesimi al litro e non ci bastano anche se abbiamo visto un piccolo aumento dell’erogato. Serve un prezzo massimo per i carburanti come per l’energia». 

Karl Zilliken

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