L'ultimo spritz, domenica sera a Vicenza, prima del coprifuoco imposto dal governo ha un gusto amaro e a qualcuno è pure andato di traverso. Il dpcm firmato ieri dal presidente del consiglio Conte, che impone da oggi la chiusura alle 18 a bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie fino al 24 novembre per tentare di frenare la corsa del Covid, non piace ovviamente agli addetti ai lavori che vedranno calare i fatturati già messi a dura prova durante il lockdown. Qualcuno terrà aperto, qualcuno chiuderà per un mese. «Siamo governati da persone incompetenti che in sei mesi non hanno saputo organizzare la seconda ondata. E ovviamente siamo sempre noi quelli che devono rimetterci».
Altrettanto nero è l'umore dei gestori di palestre e piscine, in un mix tra rabbia, frustrazione, preoccupazione e delusione. La sensazione è di essere stati presi in giro. Una settimana nel mirino per arrivare poi alla chiusura. «Rispettiamo regole e protocolli. Come possiamo andare avanti? Il nostro settore ha qualche mese di vita, non di più».
E proprio gestori dei locali e delle palestre hanno indetto per mercoledì 28 ottobre alle 11.30 in piazza dei Signori una grande manifestazione di protesta contro il nuovo Dpcm. Ma sit-in si terranno anche oggi e domani a partire dalle 18.
Leggi ancheConte: «Sacrifici per evitare un lockdown a Natale. Ristori per le aziende, aiuti arriveranno con bonifico su conti bancari»