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Vicenza

L'inchiesta BpVi
vicina alla svolta
«Presto sequestri»

La sede della Banca Popolare di Vicenza
La sede della Banca Popolare di Vicenza
La sede della Banca Popolare di Vicenza
La sede della Banca Popolare di Vicenza

VICENZA. «Saranno verosimilmente adottate misure cautelari reali». Il procuratore capo Antonino Cappelleri chiude con questa frase il capitolo della sua relazione (inviata al procuratore generale della Corte di Appello di Venezia in vista dell’apertura dell’anno giudiziario prevista per domani) dedicata all’inchiesta sul crac di BpVi. Sei parole con cui Cappelleri di fatto preannuncia che la procura è pronta a procedere con il sequestro di parte del patrimonio della banca (in veste di persona giuridica) e degli altri nove indagati che rappresentavano gli ex vertici dell’istituto di credito. Un passaggio sul quale i pubblici ministeri Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi (titolari dell’inchiesta sulla Popolare) per altro starebbero già lavorando da tempo per quantificare le somme da sottoporre al sequestro. E in quest’ottica non sarebbe nemmeno da escludere l’ipotesi che la procura andasse a prendere in considerazione la revocatoria degli atti con cui l’ex presidente Zonin si è spogliato, nei mesi scorsi, di parte del proprio patrimonio personale a favore della moglie, dei figli e degli altri familiari.

 

Matteo Bernardini

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