VICENZA. Chiesa gremita a Santa Corona per l'ultimo saluto a Paolo Vigolo, l’odontoiatra scomparso martedì scorso a 56 anni in seguito ad un malore che lo ha colpito nel suo ambulatorio.
Sulla bara un mazzo di rose bianche e quella sciarpa del suo amato Vicenza portata tante volte allo stadio Menti. Attorno al feretro il picchetto d’onore dei cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro venuti da tutto il Nord Italia e di cui Vigolo era preside nel Veneto.
«Ti abbiamo voluto molto bene» ha ripetuto don Ezio Busato, che più volte si è commosso ricordando l'intelligenza, la generosità e il sorriso di Vigolo, professionista stimato e noto in tutto il mondo. Ma soprattutto un uomo buono e vero, come dimostrato dalla folla di persone che ha riempito il tempio e si è stretta attorno alla moglie Monica e alla mamma Fifi.