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Vicenza

«Io non voglio vaccinarmi». E il padre la prende a sberle

Il padre, dopo un’accesa discussione con urla e strepiti da entrambe le parti, le avrebbe rifilato un violento ceffone, seguito subito da un altro. Il motivo? La figlia, di 17 anni, non voleva vaccinarsi contro il Covid, e non voleva sentire ragioni. È quanto ha ricostruito la procura, che dopo la denuncia presentata dalla mamma della ragazza ha avviato un’indagine per lesioni aggravate a carico di P. A., 47 anni, operaio residente in città (pubblichiamo le iniziali per non rendere riconoscere la figlia minorenne). Il genitore avrà modo ora di farsi interrogare per chiarire le sue ragioni e per difendersi dalle accuse.
I fatti contestati sarebbero avvenuti alla fine di luglio, nell’abitazione dell’indagato, che è separato dalla moglie. La figlia, studentessa di scuola superiore, vive con la mamma dichiaratamente no-vax, e passa il fine settimana con il padre. Da quanto è stato possibile ricostruire, all’origine della lite vi sarebbe una questione famigliare. La giovane generalmente trascorre alcuni giorni in agosto in vacanza con il padre. Quest’anno, l’operaio aveva prenotato una settimana al mare in un villaggio turistico; sapeva - e lo avrebbe detto alla figlia - che per partecipare ad una serie di attività all’interno della struttura, conscio che alla figlia piacevano, lei avrebbe dovuto presentarsi munita di green pass.
Quando lei si recò a trovarlo- mancava qualche settimana alla partenza per le ferie - gli comunicò invece che non intendeva vaccinarsi, e che preferiva eventualmente ricorrere ai tamponi. Il genitore, a quella affermazione, sarebbe andato su tutte le furie poiché aveva programmato - e pagato - la vacanza certo che la ragazza si sarebbe sottoposta alla profilassi, in cui lui crede, al contrario della sua ex moglie. E non sarebbe stato disposto, viste anche le magre finanze, a spendere altri soldi in tamponi per consentire alla ragazza di partecipare alle attività di quel villaggio.
La figlia gli avrebbe risposto per le rime, offendendolo per le sue idee, con argomentazioni che tutti abbiamo imparato a conoscere soprattutto nelle ultime settimane. Avrebbe alzato talmente il tono che l’operaio, accecato dalla rabbia, l’avrebbe colpita con violenza. Dopo la sberla lei avrebbe proseguito con le offese tanto che il genitore le avrebbe rifilato un altro schiaffo. La ragazza, in lac

Diego Neri

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