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Vicenza

Insulti personali nel dibattito politico su Facebook. Pagano in undici

Il logo di Facebook sulla schermata di uno smartphone.
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Undici persone hanno deciso di versare un migliaio di euro a testa per evitare di finire a processo per diffamazione, facendo in modo che la presunta vittima ritirasse la denuncia. Tutto era partito da un post su una pagina Facebook di viaggi: una vicentina aveva scritto nell’estate 2019 di essere andata a Milano Marittima, e a chi gli chiedeva se avesse visto il segretario della Lega Salvini al Papeete aveva ribattuto che il Capitano - che aveva appena lasciato il governo - non le sarebbe mancato. Diverse persone l’avevano accusata, anche perché aveva ammesso di aver votato Pd; ma quegli 11 l’avevano insultata pesantemente sul piano personale, tanto da meritarsi la denuncia.

Diego Neri

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