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Vicenza

Illuminazione pubblica, il cambio di gestore lascia mezza città al buio

La prima parte di viale Margherita è illuminata ma una volta arrivati al bivio con viale dello Stadio ecco spuntare l’oscurità
La prima parte di viale Margherita è illuminata ma una volta arrivati al bivio con viale dello Stadio ecco spuntare l’oscurità
La prima parte di viale Margherita è illuminata ma una volta arrivati al bivio con viale dello Stadio ecco spuntare l’oscurità
La prima parte di viale Margherita è illuminata ma una volta arrivati al bivio con viale dello Stadio ecco spuntare l’oscurità

Potrebbe essere un paradosso: illuminazione pubblica ko a pochi giorni dall’avvio dei lavori per sostituire tutti i lampioni della città con luci a led. In realtà non è un paradosso, ma la conseguenza della rivoluzione dell’illuminazione. La notizia è che nella notte del primo settembre le strade e le piazze di mezza città si sono trovate completamente al buio. Poteva sembrare un semplice guasto, ma in realtà l’episodio si è ripetuto anche la notte del 2 settembre. Due date non casuali, perché rappresentano i primi due giorni di presa in carico del servizio di illuminazione da parte della nuova azienda City green light. La società vicentina (aggiudicataria del lotto Consip) è subentrata nella gestione a Servizi a rete (Agsm Aim) dopo che il Comune ha deciso di aderire alla centrale unica degli acquisti per la pubblica amministrazione. Il problema, però, è che nel passaggio di consegne qualcosa non è andato per il verso giusto, visto che il 40 per cento di 15 mila lampioni presenti in città sono rimasti spenti per tutta la sera e la notte, tra pericolo e rabbia. «Mi dispiace - ammette l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi - perché queste cose non dovrebbero succedere. Abbiamo imposto che il tutto venga risolto subito, perché non si può pensare di lasciare la città al buio. Ci scusiamo con la cittadinanza per l’imprevisto che si è verificato». 

Da viale dello Stadio (dove le luci sono nuove), a viale Margherita, passando per viale Mazzini, via Cattaneo, Laghetto e i Ferrovieri e via così. Le segnalazioni (al nostro giornale, sui social e al Comune) sono arrivate da più parti. D’altronde, praticamente mezza città si è trovata senza luci su strade e marciapiedi. L’unica illuminazione, nelle ultime sere, è stata quella proveniente dai fari delle auto o dalle lampade degli impianti semaforici, quelli sì funzionanti. «Purtroppo - spiega quindi Ierardi - c’è stato un problema tecnico nello switch-off tra il nuovo gestore e il vecchio. Non era prevedibile perché è stato un passaggio tecnico. Lo dimostra il fatto che viale dello Stadio sia rimasto spento nonostante sia nuovo di zecca». 

Secondo quanto ricostruito, il problema tecnico starebbe in una questione di potenza. Circa 56 contatori in città erano stati “tarati” con una potenza superiore rispetto a quella standard per poter reggere la rete dell’illuminazione in quella zona. Al momento, però, di effettuare la “voltura” tra Aim e City green light, automaticamente i contatori sono tornati alla potenza originale, causando il blackout. Risoluzione del problema? La nuova azienda deve chiedere (e pagare) ad Aim un aumento della potenza. Un passaggio che non è così semplice e immediato ma che, si potrebbe aggiungere, non era così imprevedibile. 

Tant’è che lo stesso Ierardi non nasconde la propria irritazione. «Sono decisamente arrabbiato perché nel passaggio di consegne non devono succedere queste cose. Comprendo i problemi e il fatto che non fosse così preventivabile, tuttavia ci vuole un tempo di reazione minore per risolvere il problema». 

Nicola Negrin

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