VICENZA. No alla strumentalizzazione a fini elettorali dei simboli religiosi. E dunque nessuna commistione tra rosari e politica. A dirlo, nel bel mezzo della crisi di governo, è la curia berica, con il vescovo Beniamino Pizziol che attraverso il suo portavoce don Alessio Graziani sottolinea la necessità di tenere separate le due sfere. Il riferimento, inevitabilmente, è al ministro dell'Interno uscente e segretario del Carroccio Matteo Salvini, che nell'ultimo periodo ha in diverse occasioni sventolato icone sacre.