VICENZA. «Io non ho fatto nulla di quanto mi viene contestato e lo dimostrerò in aula». Cristian Gallella non vuole passare da attaccabrighe e si difende con ordine dalle accuse che lo hanno fatto finire a processo. È in corso, per il modello, ex tronista del programma televisivo di Maria De Filippi “Uomini e donne” ed ex partecipante a “L’isola dei famosi”, il dibattimento davanti al giudice di pace Benetello. Gallella, 33 anni, originario di Vigevano, era inizialmente accusato di ingiurie e minacce, ma la prima ipotesi è decaduta perché il fatto è stato depenalizzato.
Il modello, in base a quanto ricostruito dalla procura, avrebbe pesantemente minacciato un appuntato dei carabinieri nel corso della Festa di primavera organizzata a Maddalene nel giugno 2015. Il militare, libero dal servizio, si era recato alla sagra dove aveva incontrato un collega; i due si erano messi a chiacchierare all’ingresso quando era arrivato Gallella. Sia il carabiniere che il modello avevano il cane; secondo quanto denunciato dal militare (che si è costituito parte civile con l’avv. Paolo Mele senior e con il dottor Eduardo Mele), il tronista si sarebbe avvicinato minacciosamente con il suo cane verso il maltese dell’appuntato; e poi Gallella lo avrebbe minacciato, usando toni insultanti e da cafone.
La circostanza è seccamente smentita dal diretto interessato, che è assistito dall’avv. Alessandro Beccaria di Pavia. «È vero, c’è stato un diverbio fra di noi, ma io non ho minacciato nessuno, ho solamente semmai reagito ad una provocazione», è il senso del ragionamento dell’imputato. Il quale sottolinea in primo luogo che il suo non è certo un cane di grossa taglia, ma un meticcio di una ventina di chili, e in secondo che non c’è stata alcuna violenza fisica da parte di nessuno. «Le cose non sono andate come sono state descritte nella querela», precisa il modello, che di recente si è sposato con la vicentina Tara Gabrieletto. Quest’ultima, all’epoca fidanzata di Gallella, era presente alla sagra ed è stata chiamata a testimoniare; non è detto, precisa la difesa, che il suo racconto dei fatti davanti al giudice sia necessario, e quindi non è detto che prenderà parte all’udienza fissata per l’aprile del prossimo anno. D.N.