<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il progetto

Il corto contro la violenza che spopola nei festival con un sorriso vicentino

La vicentina Astrict Lorenzo impegnata nelle riprese
La vicentina Astrict Lorenzo impegnata nelle riprese
La vicentina Astrict Lorenzo impegnata nelle riprese
La vicentina Astrict Lorenzo impegnata nelle riprese

Si può parlare di violenza sulle donne senza mostrarla e in tre minuti? È la sfida in cui si è lanciata Anna Antonelli, 43 anni, regista e produttrice di Pordenone, ma con base a Milano, e che ha coinvolto anche Astrict Lorenzo, 32 anni, vicentina d'adozione. Un corto, "Astrid", che parla di violenza, ma anche di speranza, condensando in pochi giri di lancette il buio ma anche la luce di un percorso di affrancamento e rinascita. Progetto figlio del lockdown, che con il suo mettere tra parentesi il mondo ha permesso a vecchie e nuove passioni di risvegliarsi, "Astrid" si sta facendo strada tra festival e rassegne.

«Con questo mio primo film - le parole della regista, fondatrice della casa di produzione "Creations factory" - ho voluto trattare un argomento cui tengo molto: la violenza sulle donne. L'ho voluto affrontare guardandolo da una prospettiva di speranza, attraverso gli occhi di una bambina che nonostante le violenze subite diventa una donna adulta che non si nasconde di fronte alla felicità». Felicità che si legge sul volto di Astrict Lorenzo, unica vicentina del cast in cui compaiono anche la piccola Amelie Teresa Stephenson e Ricky Chiarioni, entrambi friulani. Astrict, originaria della Repubblica Domenicana, cinque lingue conosciute, è arrivata a Vicenza nel 2017 dopo gli studi a Padova in "International business". Un lavoro nel settore commerciale e poi la pandemia. «Dopo l'università - spiega - un'azienda vicentina mi aveva offerto un posto di lavoro nell'area commerciale. Durante il lockdown però non potendo più fare trasferte ho smesso di lavorare. È stato un momento difficile dal punto di vista professionale e non avere un'occupazione iniziava a pesarmi anche sul piano psicologico. Ho sempre tenuto molto alla mia indipendenza». Da qui l'idea di rispolverare una passione coltivata da bambina. «In Repubblica Domenicana avevo studiato recitazione e così ho pensato di girare un video dove recitavo. Senza troppe aspettative l'ho inviato a delle agenzie di Milano e Roma per il cinema. Per me era tutto nuovo, ma ho iniziato a lavorare molto». Iniziano gli spot per vari marchi tra cui whisky Glenlivet, Okitask, Nutella, Kinder Bueno, Fiat 500, Vespa, La Roche-Posay, Huawei «e durante uno spot ho conosciuto Anna», ricorda. «Siamo rimaste in contatto e dopo un po' mi ha chiesto di partecipare al suo cortometraggio. Quando mi ha spiegato il tema non l'ho nemmeno lasciata finire di parlare e le ho detto subito sì, è un argomento cui tengo molto e non potevo non dare il mio piccolo contributo». A giugno le riprese a Pordenone. «Ho conosciuto Amelie, che rappresenta la me bambina, e me ne sono innamorata, ero proprio io da piccola», sorride. «Mi sono trovata benissimo sul set - aggiunge - Anna è una grande regista. "Astrid" tratta un tema drammatico, ma senza mostrare la violenza. Si percepiscono la paura e la sofferenza, ma non le vedi».

Al lavoro sotto i riflettori si è aggiunto ora quello per cui ha studiato, grazie al progressivo ritorno alla normalità. «Adesso ho meno tempo ma sono coinvolta in altri progetti molto belli che spero di condividere in futuro». Arrivata in Italia da giovanissima per studiare, ha ottenuto la cittadinanza e ora ha messo radici in città. Da ragazzina «volevo studiare in un altro Stato e l'Italia è sempre stata una mia grande passione, così l'ho scelta». La nostalgia del suo Paese si fa comunque sentire. «Oltre alla mia famiglia, sono la più grande di sei fratelli, mi mancano il caldo in tutte le stagioni, la positività che mi trasmette il calore della mia gente. Se andassi via dall'Italia però mi mancherebbe troppo, quindi la mia vita si è complicata perché non riesco a vivere né senza uno, né senza l'altro dei miei Paesi». Intanto "Astrid" fa la propria strada. Ha vinto il premio Silver Award per la canzone originale al Milan Gold Award, è candidato, tra gli altri, al Nice international film festival, al Gold award di Londra, al Praga international film award, al Paris film festival e al London Movie Award. Soggetto e sceneggiatura di Paolo Fittipaldi. 

Alessia Zorzan

Suggerimenti