<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Il consiglio comunale dà l'ok al test anti-droga per gli amministratori: la Lega si astiene

Il Consiglio ha dato l'ok al test anti-droga per gli amministratori
Il Consiglio ha dato l'ok al test anti-droga per gli amministratori
Il Consiglio ha dato l'ok al test anti-droga per gli amministratori
Il Consiglio ha dato l'ok al test anti-droga per gli amministratori

Francesco Rucco ricorda Vincenzo Muccioli in consiglio comunale. «Sono andato in visita a San Patrignano. Ho conosciuto quella realtà e mi segnò molto: checché ne dica Netflix, si cercava di dare una vita a persone che stavano perdendo la vita». E ancora: «Il problema droga è grave. Rovina le persone e rovina le famiglie. È una piaga che va combattuta». Non è difficile dunque capire quale sia la posizione del primo cittadino nei confronti della mozione sul test anti-droga portata in aula da Andrea Berengo (Gruppo misto). «Ritengo che un amministratore debba dimostrare di essere una persona pulita; un esempio per la comunità che rappresenta». Già, perché la mozione firmata dall'ex consigliere di Fratelli d'Italia chiede proprio questo: «Che gli amministratori pubblici, consiglieri e assessori, possano effettuare volontariamente un test anti-droga, i cui dati saranno a disposizione del primo cittadino».

Una mozione che forse aveva un esito scontato (approvata dall'aula) ma che ha portato con sé un carico di sorprese: non tanto il no del centrosinistra (che pur aveva calendarizzato quella mozione in Consiglio) ma soprattutto l'astensione della Lega che non usa mezzi termini: «È un teatrino controproducente». Sono le parole di Jacopo Maltauro a stravolgere il copione già scritto di una discussione già sentita. «Il tema della droga è serio - dichiara il rappresentante del Carroccio - ma non si può in un periodo del genere impegnare l'Ulss per una questione del genere. Servono risposte concrete e questa è nefanda perché non arriva all'obiettivo ultimo. Ci asteniamo nel merito e per l'inadeguatezza del periodo».

Diversa la posizione del resto della maggioranza. Con il sì di Fratelli d'Italia («Gli amministratori devono dare l'esempio», afferma Nicolò Naclerio) e di Forza Italia: «Io e il collega Cattaneo - ricorda Michele Dalla Negra - ci siamo già sottoposti al test quando eravamo consiglieri di opposizione. L'allora principe-vicesindaco Bulgarini d'Elci ci disse che avremmo dovuto fare anche il test del Q.i. Io lo feci». «Siamo pronti anche a quello - sorride Rucco - e mi viene da sorridere pensando che la mozione oggi sia stata portata in aula grazie a quel centrosinistra che a suo tempo ci rispondeva così».

E proprio da centrosinistra arriva la protesta. «È un'azione dimostrativa. È un gesto narcisista», attacca Cristina Balbi. «La mozione mi pare più uno show - rincara Sandro Pupillo (Da adesso in poi) - e forse avrebbe più senso proporla sul vaccino anti-Covid».«Non è una sfida o una prova di forza - chiude Berengo - Mi interessa porre l'attenzione su un fenomeno, quello della droga, che colpisce tutta la popolazione e in particolare i giovani».

Nicola Negrin

Suggerimenti