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In vacanza a Jesolo

Il collo si riempie
d’aria, vicentino
salvato in extremis

La spiaggia di Jesolo è una meta scelta da numerosi vicentini
La spiaggia di Jesolo è una meta scelta da numerosi vicentini
La spiaggia di Jesolo è una meta scelta da numerosi vicentini
La spiaggia di Jesolo è una meta scelta da numerosi vicentini

JESOLO (Venezia). Brutta avventura, per fortuna a lieto fine, per un vicentino di 50 anni in vacanza con la moglie e i figli a Jesolo, finito l’altro giorno prima in pronto soccorso e poi ricoverato d’urgenza in rianimazione al San Bortolo a causa di un “incidente”. Mentre tornava dal mare in albergo ha avvertito un improvviso giramento di testa, ha perso l’equilibrio ed è andato a sbattere pesantemente con il torace contro un muretto. All’inizio sembrava una cosa banale; invece probabilmente la botta gli ha leso un bronco, ed è fuoriuscita dalle vie bronchiali un’onda anomala d’aria che gli si è infiltrata nella gola. In pochi minuti il collo ha cominciato a gonfiarsi in modo eccessivo e l’uomo ha perso completamente la voce. I familiari si sono preoccupati e hanno deciso di portarlo all’ospedale di Jesolo, ma il cinquantenne non ha voluto, ha fatto capire che preferiva tornare a Vicenza e farsi vedere dai medici del San Bortolo. Una veloce corsa in autostrada. Al pronto soccorso, appena arrivato, il paziente è stato visitato in codice giallo dal dottor Paolo Segalina, che ha ordinato una tac d’urgenza. Una intuizione che ha salvato la vita al padre di famiglia. L’esame ha evidenziato quello che il medico temeva: il collo era interamente intasato di aria. La diagnosi: un enfisema mediastinico. In pratica, gli alveoli, che contengono l’aria nei polmoni, per una lesione o una perforazione, perdono progressivamente la loro funzionalità. Si tratta di una patologia ostruttiva, che blocca la respirazione. Le vie aeree si comprimono, e il rischio è che si chiuda la trachea e che il fiato venga troncato completamente. Le conseguenze, nei casi estremi, possono essere letali, per cui Segalina ha disposto l’immediato trasferimento dell’uomo in rianimazione, dove il paziente è stato intubato con il respiratore artificiale. Le cure hanno funzionato e ieri mattina il vicentino è stato estubato, anche se i medici hanno preferito trattenerlo per prudenza in rianimazione.

È comunque fuori pericolo, il collo non è più gonfio e la voce gli è ritornata, anche se – spiega il dottor Segalina, da 14 anni in servizio al pronto soccorso – ha rischiato grosso. «Durante il viaggio da Jesolo a Vicenza avrebbe potuto avere uno shock ipotensivo, un abbassamento rapido della pressione, e non so cosa sarebbe successo. Ora, una volta che la breccia bronchiale si sarà chiusa, non avrà alcun conseguenza». 

F.P.

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