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Vicenza

I commercianti scendono in piazza contro il caro-bollette. «È peggio del Covid»

Commercianti, imprenditori e famiglie sono scesi in piazza a Vicenza e hanno presentato i conti della crisi. Presente anche il sindaco Rucco che bacchetta i “suoi”: «Qui mancavano gli assessori candidati»
I commercianti scesi in piazza a Vicenza hanno portato con sé le bollette in segno di protesta (Foto COLORFOTO/ILARIA TONIOLO)
I commercianti scesi in piazza a Vicenza hanno portato con sé le bollette in segno di protesta (Foto COLORFOTO/ILARIA TONIOLO)
Vicenza, la protesta dei commercianti contro il caro-bollette (Foto COLORFOTO/ILARIA TONIOLO)

«Tutto questo è peggio del Covid, perché se la pandemia ci ha indebolito, i rincari ci stanno uccidendo». Nessuno ha dubbi sulla portata dell’impatto causato dall’aumento esponenziale dei costi del gas e dell’energia elettrica, nemmeno in confronto con l’ultima grave crisi, innescata dall’emergenza sanitaria. Perché i numeri astronomici scritti sulle bollette non mentono. E fanno “rumore”. Li hanno alzati, ieri sera, mercoledì 21 settembre, a favore di fotografi e telecamere, tanti commercianti, artigiani, imprenditori, famiglie della città, ma anche della provincia, decisi a portare in piazza la protesta pacifica contro il caro energia, che sa di «sacrifici» ed «esasperazione».

La rabbia dei commercianti: «Costi insostenibili»

Si sono radunati in circa un centinaio davanti alla Loggia del Capitaniato, a Vicenza, rispondendo all’appello di una decina di negozianti, capitanati da Sonia Scussolin del bar Cioccolato, ciascuno tenendo in mano una prova cartacea delle difficoltà che sta attraversando. La bolletta di Paola Vinante, titolare della gelateria La Golosa, non ha bisogno di commenti: «Seimiladuecentosessanta euro di corrente elettrica per i consumi del mese di agosto, contro i 1.800 dello stesso mese del 2021. Costi insostenibili che pesano sulla mia attività così come l’aumento dei prezzi delle materie prime, in primis la panna che è quasi raddoppiata. In giugno per l’energia ho già versato quello che pagavo in un anno intero. Così non ce la possiamo fare e non me la sento di aumentare i prezzi ai clienti. Per il momento ho spento alcuni frigoriferi e non accendo le luci al mattino, ma qui servono soluzioni immediate da parte del governo». 

C'è chi è dovuto ricorrere alla cassa integrazione

Nemmeno il tempo di festeggiare il primo anno di attività per la 29enne Anna Onestini, che i rincari sono piombati sul suo bar-ristorante-tabaccheria a Quinto Vicentino, aperto appena sei mesi fa, facendolo già “scricchiolare”: «Andare avanti è improponibile - considera -. In luglio mi è arrivata una bolletta di 1.400 euro, poco più bassa quella di agosto, che ho dilazionato. Ero fiduciosa che dopo il Covid si aprisse una stagione positiva, ma mi sbagliavo», dice la giovane imprenditrice mentre tiene tra le mani un cartello che recita “La vostra speculazione è la nostra morte”.

Poco lontano c’è il titolare di un’azienda di recycling a Carrè: «Siamo dovuti ricorrere alla cassa integrazione a fronte di bollette quadruplicate e di un aumento dei prezzi delle materie prime che si sta traducendo ogni mese in perdite sull’ordine dei 100-140 mila euro», testimonia Luigino Menegatti. «Come si fa a sostenere questi costi? Si fallisce», la sentenza di Loris Azzolin del Bar Matteotti, che regge un cartello dal messaggio inequivocabile: “Stiamo morendo!”.

«Questa è un’ingiunzione di pagamento - aggiunge, mostrando il documento -, se non pago l’ultima bolletta da 3 mila euro, lunedì mi staccano la corrente, cioè chiudo. È vergognoso, cosa ci stanno promettendo i candidati alle elezioni?».

Anche le famiglie in piazza

Tra i presenti, anche qualche famiglia: «Vengo da un lungo periodo di cassa integrazione e ora sono disoccupato, con un mutuo di 500 euro da pagare», interviene Loris, che mostra una bolletta da 600 euro. Le copie delle fatture sono state infilate in un’urna destinata al prefetto per il tramite del sindaco, anche lui in piazza dei Signori per esprimere «solidarietà».

Il sindaco Rucco "bacchetta" la giunta

«È un momento delicatissimo. Il governo deve adottare delle misure efficaci subito», ha chiosato Rucco, che al microfono della piazza ha bacchettato i “suoi”: «Oggi mi sarei aspettato di vedere qualche esponente in più della giunta, dal momento che tra di loro ci sono anche dei candidati».

Laura Pilastro

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