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Vicenza

Gli opuscoli-truffa
per evitare raggiri
Anziani nel mirino

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I truffatori attraverso la cornetta hanno raggirato numerosi anziani
I truffatori attraverso la cornetta hanno raggirato numerosi anziani
I truffatori attraverso la cornetta hanno raggirato numerosi anziani
I truffatori attraverso la cornetta hanno raggirato numerosi anziani

Una truffa sulle truffe. La fantasia dei criminali, indubbiamente, non ha confini. L'ultima trovata per ingannare gli anziani e spillare loro quattrini l'avrebbero escogitata dei presunti collaboratori di case editrici, che per promuovere pubblicazioni contro l'odioso ma diffuso fenomeno dei raggiri in danno dei pensionati ne approfittano per beffarli a loro volta. Le segnalazioni sono arrivate numerose alle associazioni dei consumatori e fortunatamente, da quanto emerso, in pochi sarebbero caduti finora nel tranello.

 

LA TELEFONATA. I racconti delle vittime del raggiro sono tutti similari. Spiegano di aver ricevuto, fra maggio e agosto, quando evidentemente la città e la provincia berica sono state passate al setaccio dai "furbetti", una telefonata al numero di casa. Alla cornetta una voce gentile, sia maschile che femminile, spiegava che era in corso una promozione per diffondere dei volumetti ricchi di consigli preziosi per evitare di essere truffati. Gli esempi, anche quelli forniti dalla cronaca quotidiana, sono la prova di quante siano le modalità di raggiro. Se il vicentino era interessato, bastava dare il proprio assenso e il volumetto sarebbe stato spedito "gratuitamente" a domicilio, pagando solamente qualche euro di spese postali. Ah, dimenticava il "venditore": la sua casa editrice collaborava fattivamente con polizia, carabinieri e guardia di finanza da molti anni; erano stati appartenenti alle forze dell'ordine, specializzati contro questo genere di reati, gli autori dei consigli.

 

IL VOLUMETTO. A parte la presentazione, non del tutto veritiera (se il libro è gratuito, perchè far pagare le spese postali?), è il cosiddetto volumetto ad essere oggetto di contestazione. Perchè in realtà ai tanti che hanno detto di sì alla spedizione, è giunto in una busta una sorta di foglio ripiegato, che di certo non si può definire volume. Vi sono pubblicati consigli assai generici, come «non aprire la porta di casa a sconosciuti», «gli avvocati non chiedono soldi per liberare detenuti», «chiedere sempre consiglio ad amici e parenti e, se non contattabili o se non esistono, chiamare il 112 o il 113». Nulla di più. A cosa serve quella pubblicazione?

 

LA BEFFA. La spiegazione c'è in un altro foglio, con caratteri molto piccoli, allegato ad un bollettino postale con indicato il nome di una società, la "Fardenis srl", con sede formale a Roma. Vi si spiega che, oltre a 4,90 euro per il "volume" contro le truffe, vi sono da pagare le altre pubblicazioni prescelte. Alcuni hanno ricevuto un bollettino prestampato da 154,90 euro, altri da 219,90, fino a 354,90 euro. Ma come? Non era tutto gratuito? Di altre pubblicazioni l'operatore telefonico non aveva parlato. Eppure ci sono riferimenti, invero generici, a non meglio identificati problemi legali in caso di mancato versamento entro 15 giorni dal «ricevimento della presente», di accordi contrattuali da rispettare, e della possibilità di disdire inviando una raccomandata entro 7 giorni.

 

L'APPELLO. Le associazioni dei consumatori, che stanno spedendo le raccomandate, invitano i pensionati a non pagare. «È un raggiro sulla pelle degli anziani». 

Diego Neri

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