<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
I sindaci di Vicenza e Verona

Fusione Agsm-Aim:
«Equilibrata
ed operativa»

.
I sindaci Sboarina e Rucco durante il punto stampa
I sindaci Sboarina e Rucco durante il punto stampa
I sindaci Sboarina e Rucco durante il punto stampa
I sindaci Sboarina e Rucco durante il punto stampa

I sindaci di Verona Federico Sboarina e di Vicenza Francesco Rucco hanno illustrato i dettagli dell’aggregazione tra Agsm e Aim.

 

Sboarina. «Abbiamo raggiunto in un anno e mezzo un accordo equilibrato ed operativo. Sia io che Rucco abbiamo lavorato per il bene delle nostre città e delle aziende con l'obiettivo di raggiungere la soluzione migliore. In questo passaggio epocale manca tuttavia la forza che può dare un partner industriale in un mercato molto competitivo. Si tratta di un percorso che ha raggiunto una tappa fondamentale: la nostra multiutility avrà una posizione importante non solo sul mercato veneto rafforzandosi ulteriormente per affrontare nuove sfide future. Il giudice finale saranno però sempre i due consigli comunali che daranno la parola definitiva su questo "matrimonio"».

 

Rucco. «È un evento storico: per tanti anni si è tentato senza riuscire a raggiungere questo obiettivo. Siamo arrivati a un progetto industriale importante. E vorrei che i cittadini capissero quanti nuovi servizi andremo a fare per i cittadini con questa multiutility su diversi fronti, dall'energia al ciclo dei rifiuti: sarà importante quindi la comunicazione e l'assoluta trasparenza. Oggi nasce il percorso vero per la multiutility del Veneto. Il mio giudizio sul presidente Finocchiaro è decisamente positivo. Anche lui ha lavorato molto per questa operazione».

 

Terzo partner. Per Sboarina «individuarlo è necessario. Con Rucco abbiamo deciso di toglierci intanto la soddisfazione di fare una cosa che nessuno prima era riuscito: l'aggregazione tra Verona e Vicenza. Resta la necessarietà del partner industriale e la procedura è in itinere. La domanda è: Verona e Vicenza hanno la necessità di essere rafforzate ulteriormente? La risposta che ci siamo sempre dati è sì. Il nome ancora non c'è ma ci interessa che sia più forte possibile». E Rucco: «Noi non stiamo svendendo le nostre aziende: le stiamo unendo per renderle più forti».

 

Cda. Saranno complessivamente sei i cda delle partecipate, tre a Verona e altrettanti a Vicenza. Saranno composti ciascuno da tre membri: consigliere delegato, presidente e vicepresidente.

Suggerimenti