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Vicenza

Fucili e granate
Baby soldati
alla Ederle

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Un ragazzino, aiutato dai militari americani, impara a sparare al “Paratrooper for a day”
Un ragazzino, aiutato dai militari americani, impara a sparare al “Paratrooper for a day”
Un ragazzino, aiutato dai militari americani, impara a sparare al “Paratrooper for a day”
Un ragazzino, aiutato dai militari americani, impara a sparare al “Paratrooper for a day”

VICENZA. Bambini che lanciano bombe, ragazze che imbracciano fucili. Istantanee di una giornata di porte aperte alla caserma Ederle, dedicata ai famigliari dei militari del 1° Battaglione, 503˚  Reggimento fanteria della 173ª Brigata Paracadutisti.

È andato in scena nei giorni scorsi l’evento “Paratrooper for a Day”, pensato per far conoscere da vicino a ragazze, mogli e figli dei soldati la vita di caserma, ma che inevitabilmente colpisce per il mix tra scenari di guerra e i piccolissimi ospiti. Sorrisi e armi, risate durante prove di addestramento militare. L’atmosfera, dalle foto sui social, appare serena. Si scherza mentre le ragazze e i bambini saltano ostacoli, trasportano pesi, si lanciano con le zavorre al petto. E poi ancora imbracciano il fucile, con giubbetto antiproiettile mimetico, e prendono la mira sdraiati dietro a sacchi di iuta. Qualcuno, sui social, azzarda “Ok, is she throwing a grenade!!!????” (Ok, sta lanciando una granata!!!????, ndr) sotto la foto di una bimba mentre tira una bomba. Interrogativo rimasto in sospeso.

Alessia Zorzan

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