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La prima edizione

Festival del Futuro
Incontri e dibattiti
sul mondo di domani

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Montan presenta il Festival del Futuro

MILANO. Due giorni di incontri e dibattiti per guardare all’Italia nel contesto mondiale e lo sguardo rivolto al futuro. Con le migliori imprese, le migliori università, i migliori esperti e le best practice di ricerca nelle diverse aree che alimenteranno convegni, seminari e workshop in cui verranno presentate le eccellenze italiane nei settori di scienza, tecnologia, economia, politica e società. È quanto promette di offrire il Festival del Futuro in programma a Verona il 16 e 17 novembre, evento promosso dal Gruppo Editoriale Athesis, Harvard Business Review Italia ed Eccellenze d’Impresa e che gode del patrocinio della Commissione Ue, la cui prima edizione è stata presentata oggi a Milano, nella sala delle Colonne della sede di Banco Bpm.

 

Un progetto che parte da una delle aree più dinamiche del Paese, il lombardo-veneto, ma che vuole coinvolgere l’intero territorio nazionale e vuole trasformare Verona nella capitale del futuro, con una Fiera del Futuro che, dal 2020, affiancherà il Festival. L’iniziativa, che avrà cadenza annuale, affronterà le grandi tendenze dei prossimi anni, dalla tecnologia alla scienza, dall’economia al cambiamento climatico, dalla nutrizione alla salute di una popolazione mondiale sempre più longeva. In otto sessioni distribuite in due giorni di lavoro si alterneranno oltre 30 specialisti impegnati a decifrare i principali trend, le relative opportunità e anche rischi che comportano.

 

«Verona, insieme all’area lombardo-veneta, rappresenta una piattaforma creativa, produttiva e industriale tra le più importanti a livello nazionale ed europeo - ha commentato Gian Luca Rana, Presidente del comitato direttivo del Festival e ceo del Pastificio Rana - Dare vita ad uno spazio di conoscenza e riflessione dedicato ai temi dell’innovazione, intesa nel suo complesso, dall’impatto sulla società a quello sull’economia, è una scelta tanto naturale quanto necessaria per ispirare imprenditori, professionisti e giovani, condividendo le molteplici interpretazioni degli scenari scientifici e tecnologici che si stanno delineando». 

 

Il Festival del Futuro ha ottenuto il supporto della Commissione europea e di molte istituzioni locali, a partire dalle associazioni confindustriali di Verona, Vicenza e Brescia, nonché la collaborazione di realtà importanti come l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile della Fondazione Unipolis e Università Tor Vergata (AsVis), l’Istituto Italiano di Tecnologia (Itt) i Politecnici di Milano e Torino, l’Università Bocconi, l’Università di Verona, il Festival della Scienza e Oxford Economics. Tra i patrocinatori anche i Comuni e le Camere di Commercio di Verona, Brescia e Vicenza. «Come Banco Bpm abbiamo subito deciso di sostenere questa manifestazione perché coniuga due concetti essenziali per noi: territorio e innovazione», ha detto Giuseppe Castagna, ceo di Banco Bpm, tra gli sponsor del Festival. «Inoltre, la nostra banca rappresenta in sé il cambiamento perché è un caso unico di fusione fra banche realizzata in Europa negli ultimi anni: siamo un esempio concreto di come il futuro vada vissuto e cavalcato come un’occasione di miglioramento». L’iniziativa, ha spiegato Luigi Consiglio, Presidente di GEA-Consulenti di Direzione, vuole anche «fornire uno stimolo alla vivace imprenditoria del nordest del Paese» favorendo «iniziative e investimenti nelle tecnologie più avanzate, da rendere complementari con le tradizionali specializzazioni produttive di successo già esistenti».

 

La presentazione è stata aperta dall’intervento del sindaco di Verona, Federico Sboarina, che sottolineando la «posizione strategica» della città scaligera sia in Europa che in Italia ha sottolineato come l’appuntamento «va nella direzione di una città che vuole avere un profilo sempre più internazionale, al quale ha il talento e i fondamenti per ambire». Mentre Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, sponsor dell’iniziativa, ha dichiarato - con un messaggio scritto - che «il Festival sarà l’occasione per approfondire temi fondamentali per la nostra società» ma anche per «raccogliere ulteriori spunti» che «possono essere utili per migliorare la nostra attività, facilitando la vita delle persone e delle aziende».

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