Test rapidi. La risposta, per sapere se si è positivi, arriva in 15 minuti. Se viene segnalato un focolaio si corre sul posto con gli antigeni e in quarto d’ora si ha il quadro chiaro di quanto sta accadendo senza dover chiudere tutto o far scattare misure eccessive o inutili. Inizia un nuovo corso. Si parte, quasi certamente, questa settimana.
Solo test rapidi per tutti. Negli ospedali, nelle case di riposo, per i casi sintomatici segnalati da medici di base e pediatri di libera scelta, nelle scuole. Il tampone soltanto in seconda battuta come conferma diagnostica dei casi risultati positivi all’esame antigenico. Questa mattina, per decidere come fare e quando iniziare, il primario microbiologo del San Bortolo Mario Rassu incontrerà a Padova, nella sede dell’Azienda Zero, il collega trevigiano Roberto Rigoli, che il governatore Zaia ha chiamato a coordinare la gestione virologica della campagna anti-Covid. L’ordine, arrivato da Venezia, è di dare priorità assoluta ai test antigenici, di farli ovunque.