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La compensazione

E arriva anche il bus elettrico con le modifiche alla mobilità

Un tipo di tram elettrico simile a quello che arriverà a Vicenza
Un tipo di tram elettrico simile a quello che arriverà a Vicenza
Un tipo di tram elettrico simile a quello che arriverà a Vicenza
Un tipo di tram elettrico simile a quello che arriverà a Vicenza

Viene sempre chiamato filobus. Ma non ha i fili. È un bus elettrico, per essere precisi. Che si potrà ricaricare in prossimità di ogni singola fermata. Tecnicamente il nome è Brt (Bus Rapid Transit, già denominato Lam nella pianificazione comunale) ed è l’opera compensativa che arriverà a Vicenza nell’ambito della Tav. Sarà la prima tratta (quella rossa) di un sistema fatto complessivamente di tre linee; proprio ieri l’amministrazione ha annunciato di aver messo a bilancio mezzo milione per la progettazione delle altre due linee.

Ma intanto occhi su quella rossa, appunto. Il progetto infrastrutturale costerà circa 70 milioni, altri 19 milioni sono stati concessi dal Mit per l’acquisto di 16 mezzi. Il tram elettrico si svilupperà attraverso un percorso di dodici chilometri con 18 fermate contrapposte e 36 punti di fruizione. Il sistema è quello della ricarica flash integrata. I mezzi, cioè, una volta giunta in una delle fermate potranno attaccarsi all’apposita strumentazione a bassa tensione e ricaricarsi in 20 secondi. Ai terminal est e ovest ci sarà la ricarica completa in 3 minuti e 30 secondi. 

I capolinea sono definiti. Si andrà dalla Fiera a via Zamenhof. In mezzo il filobus passerà per viale San Lazzaro, corso San Felice, viale Roma, viale Venezia, viale Risorgimento e, dopo aver bypassato borgo Berga, si dirigerà attraverso viale Margherita e viale Giuriolo in piazza Matteotti. Da qui continuerà su corso Padova, viale della Pace, viale Camisano, viale Serenissima e via Zamenhof. Va detto che in piazzale De Gasperi, piazza Matteotti e viale Camisano ci sarà l’interscambio con i bus o, specie per il centro, con le biciclette.
Si tratta di un percorso definito, ma non semplice, visto che teoricamente il tram elettrico - per funzionare al meglio e non rischiare di rimanere imbottigliato nel traffico - dovrebbe percorrere una buona percentuale del proprio tragitto su corsia riservata. 

Ecco perché anche il mezzo elettrico potrebbe stravolgere la viabilità cittadina. Sicuramente in viale Roma - dove il progetto dell’amministrazione per Campo Marzo prevede lo stop alle auto - ma anche in viale Giuriolo, dove ci sarà il doppio senso per i bus e dove quindi spariranno con ogni probabilità i parcheggi. 

Resta da capire poi cosa accadrà in piazza Matteotti e soprattutto in Levà degli Angeli dove il passaggio non è così largo. 

Nicola Negrin

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