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Vicenza

Il gestore non ha i “requisiti morali”: chiude lo strip bar

Lo strip bar controllato a novembre dalle Volanti di Polizia (Foto Archivio)
Lo strip bar controllato a novembre dalle Volanti di Polizia (Foto Archivio)
Lo strip bar controllato a novembre dalle Volanti di Polizia (Foto Archivio)
Lo strip bar controllato a novembre dalle Volanti di Polizia (Foto Archivio)

Nuova chiusura per il locale lap dance “Diverso” di viale Crispi dopo quella ordinata lo scorso novembre e nell'aprile 2019. Il titolare dello strip bar, infatti, ha subito alcune condanne per estorsione e droga e ora non può più gestire il locale. Lo ha deciso la direzione del servizio Suap, dopo aver accertato la carenza dei requisiti morali del gestore.

Il 18 novembre scorso il Comune aveva rilasciato all'uomo l'autorizzazione di "pubblico intrattenimento e arte varia" a fronte della dichiarazione di quest'ultimo di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Lo stesso, peraltro, aveva avviato anche l'attività di somministrazione di alimenti e bevande. Qualche giorno dopo Il 20 novembre, la questura aveva accertato che il gestore stava violando il divieto di chiusura dei locali, imposto dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri, relativamente alla prevenzione del contagio dal virus, e lo aveva sanzionato con 400 euro di multa e la sospensione dell’attività per 5 giorni.

Verifiche successive, effettuate dagli uffici, tuttavia, hanno evidenziato che a carico del gestore del "Diverso" erano state emesse nel 2011 e nel 2017 due sentenze per una serie di reati connessi alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e all'estorsione.  Di qui la decisione immediata del direttore del Suap di vietare l'attività del lap dance, secondo quanto stabilito dalla legge rispetto alla possibilità di negare l'autorizzazione di pubblico spettacolo a chi ha riportato condanne per estorsione e reati di droga.

Già ad aprile del 2019, peraltro, lo strip bar era stato chiuso e il gestore sanzionato con oltre 6 mila euro di multa, perché non in possesso del titolo per tenerlo aperto.

 

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