«Che non ti venga quell'idea»: così mamma Gina apostrofava il giovane Dante, studente di terza media, avendo avvertito, molto prima che la vocazione lo coinvolgesse, lo convincesse che la libertà più vera era di dare tutto a quel Dio che sarebbe diventato il senso della sua vita, che il ragazzo, destinato a fare il medico o ad aiutare il padre Attilio nel piccolo supermercato a Pianiga, avrebbe potuto prendere la strada del sacerdozio.