Sospensione della licenza e chiusura immediata del locale. È la linea dura voluta dal questore di Vicenza Paolo Sartori nei confronti della discoteca "Amis" di via del Commercio. Il provvedimento - della durata di dieci giorni - come precisa una nota della questura «è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si sono venute a creare negli ultimi tempi, culminate, nello scorso fine settimana, con una rissa furibonda che ha visto coinvolti almeno trenta individui, in buona parte stranieri, i quali si sono affrontati in prossimità della discoteca “Amis” in maniera talmente violenta da rendere necessario l’intervento congiunto delle pattuglie della squadra “Volanti” della Questura e della “S.E.T.A.F.” dell’Arma dei carabinieri».
La rissa e le testimonianze
La maxi rissa è scoppiata intorno alle 4.30 di domenica 15 gennaio all'esterno del locale, ma all'arrivo delle forze dell'ordine c'è stato un fuggi fuggi generale. Polizia e carabinieri hanno raccolto le testimonianze di chi aveva assistito agli scontri, in cui sono rimasti coinvolti una trentina di persone, alcune delle quali hanno impugnato cacciaviti e altri oggetti contundenti utilizzandoli come armi improprie. Durante le fasi concitate della rissa è stata anche danneggiata con calci sulla portiera l'auto di una persona che, per non rimanere coinvolta, stava cercando di allontanarsi. Alcuni dei testimoni hanno riferito agli agenti di avere riconosciuto la maggior parte dei partecipanti alla rissa quali avventori, presumibilmente stranieri, della discoteca "Amis Club", dove avevano appena trascorso la serata. Tra urla ed aggressioni, dopo aver udito chiaramente il rumore di vetri infranti, avevano anche notato un ragazzo con il naso e la bocca rotti e sanguinanti che, all’arrivo delle pattuglie, si era repentinamente allontanato per non essere identificato. Altre testimoni, invece, hanno riferito che qualcuno dei partecipanti alla rissa aveva utilizzato strumenti che rilasciavano evidenti scariche elettriche, tipo “taser”. La rissa è stata anche immortalata da alcuni cellulari.
Numerosi precedenti violenti
Non è la prima volta che il locale di via del Commercio finisce al centro delle cronache. Già il 15 maggio scorso era avvenuto un altro gravissimo episodio di violenza. In quell'occasione i protagonisti - particolarmente su di giri anche a causa degli evidenti effetti dell’abuso di alcool e, probabilmente anche di sostanze stupefacenti - avevano anche invaso la carreggiata, causando rallentamenti al traffico e disordini sulla strada, su strada, rimasta disseminata da immondizia e da cocci di bottiglie utilizzati nel violento confronto tra due gruppi. Uno di loro, poi, aveva anche affrontato con toni di sfida le forze dell’ordine, venendo sanzionato per ubriachezza molesta.
Un episodio analogo era avvenuto anche lo scorso 9 ottobre, mentre in altri contesti erano stati denunciati furti di oggetti preziosi e di un cellulare, avvenuti sempre all’interno dello stesso locale.
L'esposto delle mamme di Vicenza
Sempre nello scorso mese di ottobre il "Comitato mamme di Vicenza", con un esposto inviato a varie autorità cittadine, aveva rappresentato la situazione gravemente compromissoria dell'incolumità dei ragazzi che frequentano il locale, a causa delle continue risse originate all’interno della discoteca.
La decisione del questore
La valutazione di tutta una serie di dati relativi agli interventi pregressi effettuati, negli ultimi tempi, dalle forze dell'ordine hanno così determinato alla decisione del questore. Si tratta - spiega la questura in una nota - «di un provvedimento finalizzato a far sì che venga interrotta una situazione gravemente compromissoria per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento».
«Ancora una volta i fatti che si sono verificati lo scorso fine settimana sono stati di una gravità inaccettabile - ha evidenziato il questore Sartori -. La sospensione della licenza e la contestuale chiusura di questa discoteca hanno lo scopo di porre argine ad una problematica peraltro già emersa nel recente passato, che ha creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini».