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Vicenza

Dialetti, il veneto
diventa il più
parlato negli uffici

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Il 9,1 per cento dei veneti utilizza esclusivamente il dialetto negli ambienti di lavoro
Il 9,1 per cento dei veneti utilizza esclusivamente il dialetto negli ambienti di lavoro
Il 9,1 per cento dei veneti utilizza esclusivamente il dialetto negli ambienti di lavoro
Il 9,1 per cento dei veneti utilizza esclusivamente il dialetto negli ambienti di lavoro

VICENZA. Si chiama dialetto veneto ma è molto di più. Un segno della tradizione, una lingua riconosciuta (non da tutti, come si può leggere a lato) ma soprattutto il “mezzo” di comunicazione più utilizzato nel Vicentino non solo tra le mura domestiche, come auspicato da papa Francesco, ma anche all’interno degli uffici. Lo conferma l’Istat, secondo il quale tra tutti i dialetti italiani, quello veneto è il più usato a lavoro. Una persona su dieci per sbrigare le varie faccende non comunica in italiano ma si esprime con la lingua che sente più sua.

 

IN FAMIGLIA. Prima di tutto i dati nazionali (raccolti a fine dicembre 2017 ma relativi al 2015). Secondo l’Istituto nazionale di statistica «si stima che il 45,9 per cento della popolazione di 6 anni e più (circa 26 milioni e 300 mila individui) si esprima prevalentemente in italiano in famiglia e il 32,2 per cento sia in italiano sia in dialetto. Soltanto il 14 per cento (8 milioni 69 mila persone) usa, invece, prevalentemente il dialetto». Una situazione che per Vicenza e il Veneto in realtà è all’opposto. Osservando le tabelle dell’Istat si scopre come il 30,6 per cento dei vicentini utilizzi in famiglia solo o prevalentemente il dialetto, mentre il 31,4 si esprime sia in italiano che in dialetto. Se si esclude il Trentino Alto Adige, solo la Campania tiene il passo con il 26,3 per cento degli abitanti che utilizza solamente l’idioma locale. Anche con gli amici il Veneto è la regione dove si utilizza di più il dialetto in modo esclusivo: lo parla il 28,7 per cento degli abitanti.

 

AL LAVORO. Sembra quindi che il messaggio del pontefice trovi terreno fertile in Veneto. «La trasmissione della fede - ha detto papa Francesco - soltanto può farsi in dialetto. Nel dialetto della famiglia, nel dialetto di papà e mamma, di nonno e nonna. Se manca il dialetto, se a casa non si parla fra i genitori quella lingua dell’amore, la trasmissione della fede non è tanto facile, non si potrà fare». Ma non solo. Perché i vicentini e i veneti si spingono oltre, uscendo dalle mura di casa. Sempre secondo l’Istat, il 9,1 per cento della popolazione regionale utilizza solo o prevalentemente il dialetto sul luogo di lavoro. Tre vicentini su dieci si esprimono con la lingua regionale in ufficio. La Campania segue con l’8,8 per cento. Se, invece, si guarda a chi utilizza sia l’italiano che il dialetto allora la percentuale sale al 30,6 per cento.

 

FASCE DI ETÀ. Restando ai dati nazionali, l’Istat spiega che «per tutte le fasce di età diminuisce l’uso esclusivo del dialetto, anche tra i più anziani, tra i quali rimane una consuetudine molto diffusa: nel 2015 il 32 per cento degli over 75 parla in modo esclusivo o prevalente il dialetto in famiglia». 

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