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Vicenza

Cresime, comunioni
si va a settembre
Fase 2 della diocesi

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La prima comunione non potrà essere celebrata prima del prossimo anno pastorale
La prima comunione non potrà essere celebrata prima del prossimo anno pastorale
La prima comunione non potrà essere celebrata prima del prossimo anno pastorale
La prima comunione non potrà essere celebrata prima del prossimo anno pastorale

Cresime, prime comunioni e battesimi comunitari a settembre; matrimoni ammessi anche la domenica al di fuori delle messe; oratori riaperti non prima di agosto. La fase 2 della diocesi concede per ora solo qualche parziale riapertura. Molto è ancora legato, come spiega il vicario generale mons. Lorenzo Zaupa nella lettera inviata ieri ai parroci, alle risposte che il governo darà alla Cei, la quale venerdì aveva chiesto "un percorso meno condizionato all'accesso e alle celebrazioni liturgiche per i fedeli", per dare una risposta alle attese di molte persone. Nel frattempo servono però alcune indicazioni, anche solo per potersi organizzare.

 

Cresime, prime confessioni e prime comunioni sono rimandate al nuovo Anno pastorale (quindi da settembre in poi, sperando che le condizioni lo permettano). Restano possibili i matrimoni, anche se è necessario attendere le Indicazioni del Governo per capire quale presenza di fedeli sarà possibile dopo il 4 maggio alle celebrazioni (attualmente è prevista solo quella degli sposi e dei testimoni). Per venire incontro alle coppie che sono state costrette a rimandare la data del matrimonio, la Diocesi offrirà nei prossimi mesi la possibilità di sposarsi anche in giorno di domenica, sia nelle Messe di orario che in orari diversi, in deroga alle normali disposizioni diocesane. I funerali per ora, in attesa della risposta del Governo alle richieste della Cei, restano possibili solo nella forma breve e privata da celebrarsi al cimitero.

 

Una grande incertezza resta sulla possibilità delle attività estive con i ragazzi e i giovani. La segreteria della Cei, dopo un primo confronto con il Viminale e il Comitato Scientifico del Governo, ritiene che fino a luglio compreso non si possano immaginare le necessarie condizioni di sicurezza. Resterebbe dunque il mese di agosto, ma anche per programmare tali attività sarà necessario attendere indicazioni più precise e condivise a livello nazionale. 

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