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Vicenza

Covid, l’appello dei medici: «Usate ancora la mascherina nei luoghi chiusi»

Il comitato infezioni ospedaliere dell'Ulss 8 Berica, ancora prima che arrivasse la conferma da Roma, ha indicato di mantenerla. I medici raccomandano di tenerla anche se ci sono assembramenti.

In ospedale rimane l’obbligo di mascherina, ma il comitato infezioni ospedaliere, ancora prima che da Roma arrivasse la conferma, ha raccomandato fortemente di mantenerla. Vinicio Manfrin, primario del reparto di malattie infettive del San Bortolo, nei giorni scorsi, con gli altri esponenti del comitato che si riunisce ogni settimana sotto la guida della direttrice medica Romina Cazzaro, quando sembrava che una delle prime decisioni del governo Meloni sulla pandemia fosse di ordinare l’addio alle mascherine, aveva subito fatto arrivare ai colleghi primari un documento con cui si consigliava in determinate situazioni di indossarle. «Queste regole - spiega Manfrin - continuano a essere valide. Lo erano prima del Covid e lo saranno in futuro. Probabilmente l’idea di togliere l’obbligo era più rivolto al pubblico che entra in ospedale». 

La proroga della mascherina negli ospedali

A Roma c’è stato poi, come si sa, un rapido dietro-front rispetto a quella che da parte di molti era stata giudicata una scelta azzardata e spiazzante tanto che alcune Regioni, come Lombardia e Campania, erano corse a prorogare l’obbligo. E il ministro della salute Orazio Schillaci, anche sulla scia di molte sollecitazioni e iniziative in ambito nazionale di virologi, immunologi, epidemiologi, associazioni mediche e società scientifiche, ha deciso di far slittare in avanti di altri due mesi, appunto fino al 31 dicembre, l’ordinanza firmata dal suo predecessore Speranza che obbliga chiunque lavori o entri in una struttura sanitaria, medici, infermieri e visitatori, a usare la mascherina. 

Le indicazioni dell'Ulss 8 Berica

Su questo profilo, dunque, a livello centrale nessuna “discontinuità” per quanto riguardo la politica Covid rispetto al governo Draghi, mentre qui a Vicenza l’Ulss Berica non ha mai deviato da questa linea della massima prudenza. Con la mail spedita dal comitato a tutte le direzioni dei reparti si consiglia di usare in ogni caso la mascherina dovunque ci siano ricoverati in condizioni di fragilità e malati vulnerabili, fermo restando il fatto che essa rimane per il personale medico e paramedico un dispositivo indispensabile nelle varie attività di lavoro clinico e interventistico, nelle corsie e nelle sale operatorie. 

Mascherina e salute

«La mascherina - dice Manfrin - ha cambiato il modo di comportarsi per difendere la propria salute. Grazie a essa è scomparsa l’influenza, è sparito il comune raffreddore, sono sensibilmente diminuite le malattie respiratorie stagionali». Lo scorso anno al San Bortolo da dicembre a marzo si registrava un solo caso di influenza. «Occorre ricordare qual è stato l’impatto delle misure anti-Covid dal lockdown alle mascherine ai tamponi fino alle vaccinazioni obbligatorie. Ora che sia il momento di alleggerire forse qualcosa è pure vero senza però far passare per sbagliato tutto ciò che è stato fatto in una fase drammatica. Tenere la mascherina al chiuso e dove ci sono assembramenti resta una questione di buonsenso anche fuori dall’ospedale». 

Franco Pepe

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