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Vicenza

Covid, adesso
il pericolo arriva
dalla Sardegna

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Tampone per il coronavirus
Tampone per il coronavirus
Tampone per il coronavirus
Tampone per il coronavirus

Sardegna arrivederci o forse addio. Non sarà semplice dimenticare per i giovani vicentini, tutti fra i 20 e 35 anni, che la stanno vivendo sulla pelle, l’avventura di una vacanza rovinata dal Covid nella magica e sognata Costa Smeralda. Tredici positivi, ogni mattina centinaia di telefonate al Sisp, il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss Berica, e poi 4 linee di call center sempre occupate, indagini epidemiologiche a tappeto, decine di famiglie e amici in quarantena. E altre decine di ragazzi bloccati in Sardegna, che ancora non possono tornare a casa perché sono venuti in contatto con persone risultate positive e adesso si trovano in triste isolamento, mentre l’Ulss 8 allaccia un fitto dialogo con l’Asl di Olbia per vedere come “liberare” i vacanzieri pronti a un rientro protetto.
Prima i giorni dorati sulla costa nord della Sardegna fra Porto Cervo e Portorotondo, sulle cinque spiagge di Golfo Aranci, paradisi di sabbia candida, gigli selvatici, fondali che degradano dolcemente, cale romantiche, mare cristallino, lo splendore del cielo cantato da Grazia Deledda, e poi la sera club e discoteche, feste fino all’alba. Ora paura, tensione, tutti in fila per sapere cosa fare dagli operatori della centrale-Covid nell’ex seminario, e lavoro in aumento per il direttore Maria Teresa Padovan, per la sua giovane squadra di assistenti e centralinisti. 

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