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Verso Cosenza-Vicenza

Daspato per il video razzista, un cosentino lo invita a cena. «Guardiamo la partita insieme»

Indovina chi ti invita a cena? È Francesco, un tifosissimo cosentino che vive e lavora da sei anni a Lonigo, a tendere la mano a Mattia Pendin, il 21enne vicentino che ha ricevuto un Daspo di 5 anni dopo aver pubblicato sul suo canale YouTube un video infarcito di insulti razzisti nei confronti dei calabresi. L’obiettivo è quello di raffreddare nel miglior modo possibile un’atmosfera che stava diventando troppo calda in vista del playout di ritorno che il Lane dovrà giocarsi a Cosenza domani sera. «Voglio lanciare un messaggio distensivo - racconta Francesco, che preferisce omettere il cognome - Sono sicuro che il video di quel ragazzo è stato fatto come uno sfottò da stadio che fanno tutti anche se, forse, si è spinto un po’ oltre. Va capito qual è il conteso e, dopo averlo capito, si può colpevolizzare ma non bisogna farne un processo. Anche perché poi c’è pure chi ci specula. Quindi, la mia idea è quella di vederci assieme la partita e di veicolare un messaggio corretto».

Francesco vorrebbe tanto che Mattia leggesse il suo appello e che si potessero stringere la mano davanti alla tv: «Caro Mattia - la lettera che gli vorrebbe recapitare - Ti andrebbe di vedere la partita di ritorno insieme a me? Ovviamente alla tv, in qualsiasi locale di Vicenza scelto da te, che sei vicentino e saprai sicuramente dove si mangia (o beve) meglio. Sarebbe bello unirci e dimostrare che gli sfottò da stadio che hai fatto sono stati un errore. Sarebbe bello vedere la partita insieme e suggellare, da uno sbaglio imperdonabile, un’unione che deriva dalle nostre passioni. Spero mi risponderai. Viva il calcio, viva la Calabria, viva il Veneto». E parlando con Francesco si sente come l’acceso amore per la Calabria e per il Cosenza non sia in contrasto con un fortissimo legame che si è creato con Lonigo: «Ormai mi reputo un leoniceno acquisito - dice con orgoglio - Vivo qui da sei anni e sono un insegnate dell’Iis Rosselli Sartori. Sono sempre stato un tifoso del Cosenza. Stando al nord mi sono fatto le trasferte dappertutto e anche al Menti è stato bello stare nella curva ospiti con i miei “paesani”». 

Sarebbe bello se questo invito potesse portare a una stretta di mano. Un gesto concreto per rasserenare gli animi in vista di una partita importante per cui si è creato un clima rovente. Analizzando la cronologia seguita al match di andata, il video di Pendin è stato in realtà l’unico (pur gravissimo) scivolone della tifoseria del Lane. 

 

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Karl Zilliken

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