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Vicenza

Coppia insultata
su Facebook
Indagati 51 “amici”

I messaggi su Facebook sono al centro di un’indagine della procura
I messaggi su Facebook sono al centro di un’indagine della procura
I messaggi su Facebook sono al centro di un’indagine della procura
I messaggi su Facebook sono al centro di un’indagine della procura

Il commento più gentile nei confronti della barista era «prostituta». Per il suo fidanzato, invece, un unico termine: «cornuto». Centinaia di post su Facebook sullo stesso argomento: i tradimenti quotidiani della giovane al suo compagno, innamorato e cieco. Commenti che hanno rovinato la vita ad una coppia, che dopo settimane da incubo, condite anche di ansia e stress, hanno deciso di sporgere un’articolata denuncia. E la procura ha avviato accertamenti su 51 persone, in gran parte vicentine, che hanno utilizzato i social network per diffamare quei due giovani, come neanche al bar. Un fenomeno, quello degli insulti sul web, sempre più esteso, e dai contorni pesanti. Non solo per chi lo subisce, ma anche per chi lo pratica: le prime condanne sono arrivate, anche in tribunale a Vicenza. La giustizia non fa sconti.

LA BARISTA. Protagonista involontaria di una vicenda che per numeri ha pochi precedenti è Sofia, 26 anni, che lavora come barista in un locale dell’Alto Vicentino. La giovane è bella e appariscente, e molti spiegano che da quando c’è lei il bar è sempre pieno. Saranno la bravura sul lavoro, i sorrisi o le scollature, come qualcuno maligna, poco importa. Quello che è certo è che Sofia è stimata dai titolari e dagli avventori. Non, evidentemente, dalle mogli o dalle fidanzate dei suoi clienti maschi. Che, novelle cagnette a cui è stato rubato l’osso, come cantava De Andrè in “Bocca di rosa”, hanno deciso di vendicarsi utilizzando la rete.

L’APPUNTAMENTO. Tutto nasce da un post su Facebook. Il locale per cui lavora Sofia ha un profilo Facebook nel quale pubblicizza le serate. I primi di settembre, aveva postato una serata a tema per la fine dell’estate, con la foto di Sofia che preparava un cocktail. Sono fioccati i commenti sulla bellezza della barista e le adesioni all’appuntamento. Qualcuno ha copiato quel post con la foto sul suo profilo. E lì sarebbe iniziata la sequela di commenti.

LA DIFFAMAZIONE. Sotto quel post, sono comparse centinaia di frasi, a partire da «dobbiamo fermare questa p...», accusata di intrattenere con rapporti sessuali tutti i suoi clienti: «Mezza provincia di Vicenza». A Sofia ne sono state dette di tutti i colori, con tanto di episodi precisi che facevano riferimento a orge e pratiche sessuali di ogni genere. Non solo: è stato tirato in mezzo Francesco, 29 anni, il suo fidanzato, «il cornuto per eccellenza». Foto e frasi erano visibili solo agli amici virtuali di chi ha copiato il post; ma qualche commentatore, però, ha commesso l’errore di indicare con nome e cognome sia Sofia che Francesco, col risultato che taggandoli tutto è diventato pubblico. E sono fioccati molti altri commenti, anche a loro difesa. Francesco ha scritto chiedendo a tutti di smetterla, e di cancellare il post. Così è avvenuto, ma nel frattempo la conversazione era stata vista da centinaia di persone. E la coppia di vittime l’aveva salvata e stampata. Dopo qualche giorno, ha provveduto a depositare la querela, riservandosi di chiedere i danni. E potrebbero essere parecchi, visto il tenore delle affermazioni.

Diego Neri

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