<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il concerto a Vicenza

Con "Viva Verdi"
la piazza
si riscopre salotto

.
Il concerto "Viva Verdi" in piazza dei Signori (Colorfoto)
Il concerto "Viva Verdi" in piazza dei Signori (Colorfoto)
Il concerto "Viva Verdi"

"Viva Verdi" con la sua straordinarietà ha riportato la normalità in piazza dei Signori. Anche se non è stato un appuntamento come gli altri, a cominciare dall'accoglienza: a tutto il pubblico è stata misurata la temperatura come primo filtro all'ingresso. Poi, l'accesso unico alla piazza attraverso contra' del Monte con il controllo dei biglietti. Ultimo step, la colonnina con l'igienizzante mani. La mascherina indossata è rimasta sul volto di quasi tutti, sistemati a sedie alternate, anche una volta al posto. Foltissimo il pubblico.

Poco prima delle 21.15 grazie al maestro Giuliano Fracasso, all'organizzazione di Videomedia Tva Vicenza e dell'amministrazione comunale, un'emozione in musica ha attraversato tutta la piazza con la musica e le voci del Coro e orchestra di Vicenza, del soprano di coloratura Giulia Bolcato, del soprano lirico Francesca Dotto e del tenore Walter Fraccaro. I musicisti, che attendevano sotto la loggia del Capitaniato, hanno raggiunto il palco e, dopo l'arrivo del direttore, sono definitivamente scese le luci.

 

L'apertura è stata affidata al Dies Irae tratto dal Requiem di Verdi. A seguire, il primo brano sinfonico con un omaggio a Mozart nel 250° anniversario del suo primo concerto italiano, a Verona: la sinfonia delle Nozze di Figaro. Quindi, ha guadagnato il palco il soprano Bolcato che ha interpretato "Caro nome" dal Rigoletto del maestro di Busseto. Per il tenore Fraccaro quello sul palco della kermesse è stato un ritorno. Si è cimentato con La mattinata del Leoncavallo. Dotto, quindi, ha preso possesso del palco interpretando La canzone di Doretta (La rondine) di Puccini. Dopo le tre brillanti interpretazioni, ecco il Preludio della Carmen di Bizet. Dopo una scossa di energia, eccone un'altra con il coro e le quattro trombe egizie per l'Aida. Sempre dall'Aida è stato tratto "Se quel guerrier io fossi" interpretata da Fraccaro. La voce di Bolcato si è poi cimentata nell'aria della Regina della notte dal Flauto magico di Mozart. Non poteva mancare un omaggio al maestro Ennio Morricone con un brano tratto dalla colonna sonora del film Mission interpretato dall'oboe solista Fabio Pretto. Altre atmosfere poi per Casta Diva dalla Norma di Bellini con l'intervento del soprano Dotto. Quindi, il ritorno a Verdi, la canzone Granada e l'Intermezzo di Cavalleria Rusticana, la Tosca e la Turandot di Puccini, in crescendo verso il gran finale con il Galop infernal di Offenbach.

La serata presentata da Sara Pinna è stata supportata da Confindustria Vicenza, Intesa Sanpaolo, Aim Gruppo, Sicit, ViAcqua, Emisfero Famila e Fis (Fabbrica italiana sintetici) e il patrocinio della Regione. 

Suggerimenti