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Vicenza

Compra sul web la collezione di vecchi Topolino. È una truffa

Alcuni numeri di Topolino, il settimanale per grandi e bambini al centro dell’inchiesta per truffa
Alcuni numeri di Topolino, il settimanale per grandi e bambini al centro dell’inchiesta per truffa
Alcuni numeri di Topolino, il settimanale per grandi e bambini al centro dell’inchiesta per truffa
Alcuni numeri di Topolino, il settimanale per grandi e bambini al centro dell’inchiesta per truffa

La passione per Topolino non ha età: uno dei settimanali più diffusi d’Italia annovera innamorati in ogni angolo del Paese, e tantissimi collezionisti disposti a pagare cifre importanti per accaparrarsi numeri difficili da trovare sul mercato. Ne sa qualcosa Filippo Longo, 28 anni, residente in città, che è stato però vittima di un raggiro che gli ha lasciato l’amaro in bocca. Oltre ad aver buttato al vento 5 mila euro, e ad aver scoperto la propria ingenuità, non è infatti riuscito, come sperava, a completare la sua collezione. Tutta colpa del sedicente Luigi Lombardo di Torino, che lo avrebbe ingannato - guarda un po’ - su internet. L’ha denunciato.

«Colleziono Topolino da quando ero bambino - racconta il giovane, che opera come designer per una ditta orafa -, una passione che avevo in comune con mio fratello più grande: ce li rubavamo, e spesso il nonno, per non vederci litigare, ce ne comprava due numeri». Poi, crescendo, ha continuato a leggere le avventure di Pippo e Zio Paperone, acquistando di quando in quando vecchi numeri alle bancarelle dell’usato.
«Ho scoperto che una collezione completa di alcune annate ha un buon valore di mercato, e così ho recuperato i fumetti, che non avevo mai voluto buttare, e li ho utilizzati anche come arredo in salotto», precisa Longo, che abita non lontano dal tribunale.  Per questo, quando ha tempo a disposizione, il designer si mette a cercare in rete possibili affari. «Ho trovato un gruppo di appassionati come me su Facebook, e chattando con alcuni di loro ho scoperto che tale Lombardo, che diceva di essere figlio di un edicolante, aveva tantissimo materiale. L’ho contattato e ci siamo scritti a lungo».

Alla fine, in giugno, il vicentino gli ha presentato una lista di numeri degli anni Settanta e Ottanta che gli mancavano: in totale 125 Topolino, fra cui alcuni difficilmente rintracciabili altrove. «Dopo un paio di settimane mi ha risposto, sempre per chat, che ce li aveva tutti. Abbiamo trattato sul prezzo, e alla fine abbiamo concordato 5 mila euro complessivi. So che per molti è una follia spendere tanti soldi per dei fumetti, ma visto che i soldi sono miei e me li sono guadagnati lavorando ho deciso di investirli così. Mi avrebbe regalato anche alcuni gadget di quel periodo».

A questo punto, in luglio, Longo ha commesso una fesseria: «Avevo poco tempo e non ci ho pensato. Gli ho fatto un bonifico senza controllare niente, senza alcuna garanzia. So che i soldi gli sono arrivati. Poi è sparito dai social». Il vicentino ha cercato di contattarlo più volte, ma senza successo; ha atteso invano l’invio del materiale, e alla fine si è convinto di essere stato truffato. «Lo prenderanno», si augura. 

 

Diego Neri

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