Dimenticano di tutto, portano via di tutto. In modo compulsivo, sia che si tratti di “lasciare” sia che si tratti di “prendere”. I clienti degli hotel sono un po’ così: strani, per dirla come un albergatore berico. Tanto che ormai l’espressione “Ne ho viste di tutti i colori” appartiene a pieno titolo a una narrazione antropologica.
C’è chi si scorda il carica batterie per lo smartphone e capi di vestiario; c’è chi ha dimenticato un misuratore per il diabete e chi, donne e uomini indistintamente, scorda sex toys di varia misura, colore, fantasia. C’è anche chi in camera ha lasciato anche il cane. E, con l’insostenibile leggerezza della nonchalance, ci sono coloro che declinano la parola omaggio nell’accezione più ampia. Così dalle camere gli ospiti “prelevano” di tutto un po’. Non solo i prodotti della linea di cortesia ma anche asciugamani e accappatoi, dispencer griffati, lampadine, posacenere, adattatori, telecomandi della tv, pile, lampadine dell’abat jour. L’elenco è infinito.