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Vicenza /Rosà

Chiusi due centri massaggi: trovato personale in nero

Le ispezioni in città e a Rosà, coinvolte cinque attività

Nella giornata di ieri, disposta dal questore Paolo Sartori, è stata effettuata una operazione di polizia in tutto il territorio provinciale. L’obiettivo era finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati in generale e, nello specifico, mirato a monitorare il fenomeno della prostituzione esercitata con la copertura di altre attività commerciali, nonché a sanzionarne gli eventuali aspetti delinquenziali che ad esso sono strettamente correlati.

Questa ulteriore fase dell’operazione fa seguito alla precedente, effettuata lo scorso 26 ottobre, in occasione della quale si era proceduto alla chiusura di tre centri massaggi, che si trovavano a Vicenza ed a Bassano del Grappa. Le attività di controllo hanno riguardato anche i clienti.

I controlli anti prostituzione

Nel pomeriggio di ieri personale della divisione di polizia amministrativa della questura, del commissariato di pubblica sicurezza di Bassano del Grappa, dell’ufficio provinciale del lavoro e della polizia locale di Vicenza, ha effettuato una serie di ispezioni simultanee in cinque centri massaggi dislocati nel capoluogo e a Rosà, nel comprensorio bassanese.

Gli accertamenti e le attività informative hanno consentito di stabilire che all’interno di alcuni dei centri massaggi venivano prospettate prestazioni sessuali pubblicizzate con invitanti annunci pubblicitari online, corredati di fotografie, su siti dedicati ad accompagnatrici ed escort. Nel dettaglio il cliente veniva invitato - a seguito di contatto telefonico - presso uno dei Centri massaggi pubblicizzati. 

Le attività nel mirino 

Le attività lavorative sono state sospese e due centri massaggi sono stati chiusi in via cautelativa per le gravi violazioni della normativa a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei clienti, anche in considerazione del fatto che è stato riscontrato l’assoluto mancato rispetto delle basilari norme di sicurezza e la totale mancanza di qualsivoglia documentazione autorizzativa.
Nei confronti degli altri tre centri sono tuttora in corso attività di valutazione e di verifica per l’eventuale adozione di specifici provvedimenti e sanzioni. La chiusura dei due centri, peraltro, è stata disposta anche per irregolarità relative all’impiego di personale senza contratto di lavoro in “nero”: per questa ulteriore violazione, quindi, è stata contestata una sanzione supplementare di 10.500 euro.

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Due centri massaggio chiusi in città

Nei confronti dei due centri che sono stati chiusi, il “Centro Massaggi” di via dell’Edilizia, ed il centro “Massaggi Orientali” di via Quasimodo, entrambi di Vicenza – sono state contestate dall’Ufficio Provinciale del Lavoro 60 mila euro circa di sanzioni per ciascuno di essi. Le verifiche effettuate nel corso delle ispezioni degli altri tre centri hanno consentito di appurare, in un caso, che la titolare del “Centro Massaggi” di via Trento, aperto da poco, in passato è stata indagata dalla squadra mobile di Brescia per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, praticata in locali camuffati da centri massaggi. Alla donna, ieri, è stata data la prescrizione di rimuovere entro cinque giorni il locale adibito a dormitorio delle dipendenti, in quanto privo dei requisiti di abitabilità.

Altri controlli

Relativamente al quarto centro massaggi sono in corso accertamenti volti a definire la posizione fiscale e commerciale della titolare. Al momento del controllo effettuato ieri presso questo esercizio pubblico, un cittadino cinese di 40 anni, destinatario di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal questore di Bologna e con a proprio carico precedenti per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, titolare di un permesso di soggiorno spagnolo in fase di rinnovo, ha cercato di fuggire dalla finestra della cucina, ma è stato bloccato dagli agenti di polizia e condotto all’ufficio immigrazione della Questura per verificare la sua posizione. A Rosà, nel comprensorio bassanese, è stato controllato dagli agenti del commissariato un quinto centro massaggi orientali. A questo riguardo sono tuttora in corso accertamenti. 

Il punto

«Si tratta della seconda fase di una erie di azioni di monitoraggio e di controllo indirizzate ad individuare forme occulte di prostituzione - ha rilevato il questore Sartori -. Queste, assai spesso, come si è visto, nascondono attività di sfruttamento di giovani donne dietro la parvenza di normali attività professionali». 

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