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Vicenza

Car pooling e bici: fondi del Comune per i dipendenti, approvato il piano per gli spostamenti casa-lavoro

Si chiama “Piano spostamenti casa-lavoro dei dipendenti del Comune di Vicenza”. È stato redatto dal mobility manager di palazzo Trissino, Marco Bonafede. È finalizzato «alla riduzione del traffico veicolare privato». E non è, come spesso si può pensare, un documento che questa volta contiene intenzioni, buone pratiche e tante parole destinate a rimanere lettera morta. No, contiene «misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore». Il tutto «sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro, delle esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato». 
Parole, azioni ma soprattutto risorse. Sono centomila gli euro che, secondo il piano che è stato approvato dalla giunta, è necessario investire il primo anno per attivare le buone pratiche. Nel biennio, invece, sono 165 mila. Questo perché, come indicato dal mobility manager, tra le varie azioni che sono state inserite nel documento ne sono «state individuate solo alcune strategiche nel primo biennio, per grado di efficacia, proiezione dei benefici e operabilità». Nel dettaglio, come riporta la tabella, cinquemila euro sono necessari per «l’incentivazione e/o contribuzione per l’acquisto di abbonamenti di servizi di bike-sharing», altri 30 mila euro (già finanziati) sono destinati alla «sosta delle biciclette in aree riservate e protette». Ci sono poi 5 mila euro per la realizzazione di una «piattaforma aziendale per la gestione del car pooling»; medesima cifra per «l’applicazione dedicata alla razionalizzazione della logistica merci da e per le sedi comunali». Altri 50 mila euro (nella prima annualità) su 120 mila totali «vengono inseriti per l’acquisto di cinque mezzi/anno, elettrici, e per la radiazione dei veicoli di classe inquinante elevata». Infine, una “indicazione”: «Obbligatorietà nell’utilizzo della piattaforma Veloce per le merci in consegna nelle sedi comunali». Il documento di 31 pagine contiene poi altre azioni incentivanti che, però, al momento non sono tra quelle ritenute prioritarie e strategiche e quindi non sono finanziate: acquisto abbonamenti per i bus, incentivazione chilometrica nell’uso della bicicletta, navette aziendali dai parcheggi periferici ma anche acquisto di monopattini aziendali. 
Il documento contiene anche alcuni dati particolari e curiosi. Ad esempio: «Considerando un tragitto di andata e ritorno al giorno, per ciascun dipendente in relazione alla propria residenza, si calcolano 17.892 chilometri di percorso al giorno, con una media di 19,65 chilometri al giorno a dipendente. Annualmente si generano pertanto 3,5 milioni di chilometri». Durante la pandemia, causa smart working, ne sono stati risparmiati 1,4 milioni. 

 

Nicola Negrin

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