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La classifica

Capacità amministrativa: Vicenza settima in Italia

«Alla rabbia degli esclusi si risponde sempre con i numeri e con i fatti», scrive Francesco Rucco sulla propria pagina Facebook. Gli esclusi, evidentemente, sono ex assessori (leggi Marco Lunardi) ed ex consiglieri comunali di maggioranza (vedi Patrizia Barbieri e Alessandra Lolli). I fatti, a suo dire, sono gli atti compiuti della sua amministrazione, da ultimi l’acquisto di palazzo Thiene e la candidatura di Vicenza a capitale della Cultura italiana. I dati, invece, sono quelli della Fondazione Etica che sono stati diffusi dal Corriere della sera e che proiettano il Comune di Vicenza nella top ten dei capoluoghi italiani come capacità di amministrare.

«Un risultato importante - commenta a caldo il primo cittadino - e rappresenta la migliore risposta a chi dichiara che stiamo governando male la città». 
Fondazione Etica «si occupa prevalentemente di innovazione nel sistema pubblico e nelle politiche sociali» concentrandosi anche sull’efficienza dei Comuni. Lo studio non valuta le politiche, «ma la macchina amministrativa che quelle politiche produce». «Analizza, in un’ottica di sostenibilità Esg (Enviromental, social, governance) sei aree relative alla capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche: bilancio, governance, gestione del personale, servizi e rapporto con i cittadini, appalti e rapporto con i fornitori e ambiente».

I parametri vengono indagati attraverso i dati che tutti i Comuni devono pubblicare sul proprio sito ai sensi del decreto legislativo del 2013. Così facendo viene prodotto lo scenario della capacità amministrativa dei 109 Comuni capoluogo d’Italia. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera che ha pubblicato in anteprima lo studio, i risultati non sono del tutto incoraggianti per quanto riguarda lo stivale se si tiene conto che più della metà delle amministrazioni (62 Comuni) ha ottenuto punteggi insufficienti (inferiore a 50 su 100) e solo tre guadagnano oltre 70 punti su 100: due sono dell’Emilia-Romagna (Reggio Emilia con 77 e Bologna con 73 punti) e uno è del centro Italia. Vicenza, come detto, svetta in Italia «e siamo primi in Veneto», fa sapere il primo cittadino. Accanto a Modena il capoluogo berico conquista 67 punti e resta dietro a Reggio Emilia (77), Prato (74), Bologna (73), Cuneo, Lucca e Parma (69).

«Questo - commenta il sindaco - è un risultato molto importante che dimostra che Vicenza sa amministrare in maniera più che positiva, tanto che è prima in Veneto». Padova conquista in effetti 60 punti, Treviso 58, Verona 57 e Venezia 56. Numeri, questi, che due anni fa in realtà riguardavano anche Vicenza che nel 2019 si piazzava al 44esimo posto con 51 punti. «Anche a livello nazionale - prosegue RUcco - è riconosciuta la nostra capacità di amministrare in maniera equilibrata, dando risposte adeguate alle esigenze della cittadinanza. Il nostro impegno è di proseguire in questa direzione sempre con maggiore forza e convinzione». 

 

Nicola Negrin

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