L’anno più difficile. I 12 mesi fotografati dalla questura per celebrare il 169° della festa della polizia - da marzo a marzo - misurano in pieno l’esplosione della pandemia. E se le limitazioni hanno fatto diminuire furti e rapine, l’uso della rete ha portato a un aumento di quelli informatici.
In calo i reati denunciati dai vicentini che passano da 24.343 a 20.320 (-16%).
I furti sono tra i reati che impattano di più e quest’anno si sono fermati a 7.693 rispetto agli 11.391 dei dodici mesi precedenti (-32%). Nel dettaglio, il calo più consistente è quello dei furti sulle auto in sosta; giù anche i furti con destrezza e quelli nei negozi che scendono. Per essere stati costretti a restare in casa per larga parte del tempo, calano meno del previsto i furti in appartamento.
C'è però un comparto che è “esploso”, quello dei reati legati al mondo della rete. Le truffe e le frodi informatiche sono schizzate a 4.331, con un incremento del 56%. Gli aumenti percentuali legati poi all’attività della polizia postale e delle comunicazioni in provincia sono a tre cifre: +660% per quanto riguarda i reati pedopornografici, +664% per i reati contro il patrimonio online.