<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Caccia ai rifiuti sepolti. Quintali di sporcizia tra aree verdi e strade

Ottocento chili di immondizia recuperati da Legambiente e Plastic free. Volontari in canoa hanno passato al setaccio anche il fiume Astichello
Circa 800 i quintali di rifiuti raccolti in città, Legambiente si è concentrata su parco Astichello
Circa 800 i quintali di rifiuti raccolti in città, Legambiente si è concentrata su parco Astichello
Circa 800 i quintali di rifiuti raccolti in città, Legambiente si è concentrata su parco Astichello
Circa 800 i quintali di rifiuti raccolti in città, Legambiente si è concentrata su parco Astichello

Se c’è chi, da trent’anni, si dà appuntamento per la raccolta rifiuti, come i volontari di Legambiente che ieri hanno festeggiano l’anniversario di “Puliamo il mondo”, c’è evidentemente chi non si stanca di sporcare strade, parchi, argini. Una sfida impari, verrebbe da dire, ma nella quale spiccano tenacia e passione dei volontari ambientalisti.

Legambiente e Plastic Free ripuliscono Vicenza

Tenacia che non vacilla nemmeno davanti ad abbandoni clamorosi come biciclette, copertoni, ma anche seggiolini, fornelletti, pezzi di sanitari, vestiti, medicine. Un elenco reale: basta sbirciare tra il materiale accumulato ieri mattina dal centinaio di volontari all’opera in città, con le iniziative di Legambiente al parco Astichello e di Plastic Free in zona industriale. Con Legambiente schierata anche la “pattuglia fluviale”, coordinata da Antonio Piro. I volontari sono partiti dall’imbarcadero di Cavazzale e hanno percorso l’Astichello raccogliendo i rifiuti presenti nell’acqua, ma anche osservando lo stato del fiume. 

Caccia ai rifiuti nella prima domenica ecologica a Vicenza

Una doppia caccia ai rifiuti nella prima domenica ecologica di ottobre che ha portato a raccogliere quasi 800 quintali di immondizia: circa trecento chili trovati al parco Astichello, altri cinquanta recuperati dall’acqua (con altri rifiuti rimasti là per impossibilità di trasporto), e circa 450 chili di materiale spuntato in zona industriale. 

Il problema dei rifiuti a parco Astichello 

«È importante mostrare alle persone quanto sia reale il problema dei rifiuti e soprattutto della plastica», racconta Dana Conzato Keran, vicepresidente del circolo Legambiente. «C’è anche un aspetto che riguarda poi il decoro e la vivibilità dei luoghi, perché un luogo pulito è un luogo vivibile. È un lavoro che serve a dare una vita, una dignità a tanti spazi che meritano di averla», aggiunge. E la scelta di parco Astichello non è casuale: «È un parco mai nato - aggiunge la presidente Valentina Dovigo - e questo lavoro vuole essere uno stimolo affinché si intervenga con ciclabile, sistemazione del verde e panchine». 

Bottini ricchi in entrambe le missioni, che dimostrano come queste azioni servano. Fortunatamente la consapevolezza cresce, tanto che se un tempo le giornate ecologiche erano cadenzate e definite in giorni precisi, «oggi “Puliamo il mondo” è praticamente tutto l’anno, grazie alla sensibilità di chi non si stanca di raccogliere quello che gli altri abbandonano, anche durante semplici passeggiate», sottolinea Dovigo. 

Ripulite dai rifiuti anche il fiumiciattolo Dioma e zona Fiera

Tendenza confermata anche da Roberto Longo, referente vicentino di Plastic free, gruppo che ieri si è mosso tra viale del Lavoro, il fiumiciattolo Dioma, strade laterali e zona Fiera. «Molte persone che fanno parte del gruppo o che hanno partecipato a qualche manifestazione raccolgono spontaneamente quello che trovano durante le loro passeggiate - spiega - coniugando esercizio fisico con un beneficio per l’ambiente. Anche vedendo le numerose iniziative che vengono organizzate, girare con un sacchetto e raccogliere rifiuti oggi non è più fonte di imbarazzo o vergogna, anzi. È bello vedere che sempre più persone si impegnano per tenere pulito il bene pubblico, senza pensare che spetti sempre agli altri intervenire».

Batterie, taniche e copertoni tra i rifiuti

«Bottiglie, cartacce, alcuni pali, ma anche batterie, taniche e cerchioni. La gente lascia di tutto - commenta Longo - e non sempre è facile vedere i rifiuti, perché sono nascosti dall’erba. Tanto che passando in auto non si immagina la quantità di materiale abbandonato in giro». Immancabili i mozziconi: «Tanti, in particolare alle fermate del bus. Ci sono i cestini ma la gente butta a terra». 

 

Alessia Zorzan

Suggerimenti