<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

BpVi, tribunale
«Operazioni
baciate sono nulle»

.
L'ex sede della BpVi
L'ex sede della BpVi
L'ex sede della BpVi
L'ex sede della BpVi

VICENZA. Sono contrarie al divieto espresso nel Codice Civile di finanziare gli acquisti di azioni di società per azioni, e quindi nulle, le cosiddette «operazioni baciate» che la Banca Popolare di Vicenza proponeva ai propri clienti. Lo stabilisce una sentenza, depositata il 23 luglio scorso, della sezione Imprese del Tribunale di Venezia, in un contenzioso promosso da un azionista della Popolare, assistito dall’avvocato Mario Azzarita dello Studio Legale Sat di Padova. «Si tratta in particolare - informa oggi lo studio legale - degli acquisti di azioni di Popolare di Vicenza mediante provvista fornita dalla stessa banca. Applicando l’articolo 2358 del Codice Civile, il collegio ha chiarito che questo divieto si estende anche alle società cooperative, come era Popolare di Vicenza all’epoca dei fatti, e in particolare alle banche popolari. Nel caso specifico, si trattava di un collocamento di azioni proprie della banca con finanziamento collegato per circa 1,4 milioni di euro. Il collegamento tra finanziamento e acquisto di azioni è stato considerato dimostrato vista la vicinanza temporale tra le due operazioni, e la conferma della strumentalità del finanziamento da parte dei funzionari della banca. La conseguenza della nullità è la liberazione dell’azionista dall’obbligo di restituire le somme utilizzate per comprare le azioni. Il Tribunale mette inoltre in dubbio anche la validità dei finanziamenti per l’acquisto di obbligazioni convertibili della banca (in particolare, quelle emesse in sede di aumento di capitale nel 2013). Anche queste operazioni potrebbero essere prive di una causa e dunque nulle, così come gli acquisti di azioni.

Suggerimenti