<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Botti di fine anno
Dilagano i divieti
«Troppi pericoli»

Dilagano in tanti Comuni i divieti per mettere un freno o proibire i botti nella notte di San Silvestro
Dilagano in tanti Comuni i divieti per mettere un freno o proibire i botti nella notte di San Silvestro
Dilagano in tanti Comuni i divieti per mettere un freno o proibire i botti nella notte di San Silvestro
Dilagano in tanti Comuni i divieti per mettere un freno o proibire i botti nella notte di San Silvestro

Botti, petardi, mortaretti. Il 2016 volge al termine e anche quest’anno, come da tradizione, in molti sceglieranno di celebrare lo scoccare della mezzanotte con giochi pirotecnici di vario genere. E puntualmente, i sindaci stanno firmando le ordinanze e inviando le comunicazioni atte a contrastare una pratica che quest’anno rischia di avere conseguenze più pericolose rispetto al passato. Il clima secco di queste settimane rende infatti concreto il rischio di incendi soprattutto nel territorio boschivo e collinare. Rimane poi il problema relativo agli animali, ogni anno terrorizzati dai botti esplosi durante la notte di Capodanno.

IN CITTÀ. Per quanto riguarda il capoluogo, rimangono validi gli articoli 61 e 72 ter del regolamento di polizia urbana, i quali vietano l’utilizzo dei botti in centro storico, nel perimetro della zona a traffico limitato, entro cento metri da ospedali, case di cura e di riposo. La violazione del divieto comporta una multa da 50 euro e il sequestro del materiale esplosivo in possesso del trasgressore.

RISCHIO INCENDI. Nei giorni scorsi i vigili del fuoco sono intervenuti per domare le fiamme che hanno interessato campi e località boschive in diverse aree della provincia. Così, c’è chi ha deciso di prevenire il problema degli incendi, come il sindaco di Schio Valter Orsi. «Ho firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo di fuochi d’artificio e giochi pirotecnici in centro storico e nella zona collinare - spiega il primo cittadino -. Con il clima secco di questi giorni, le fiamme libere potrebbero provocare incendi soprattutto nella zona centrale della città e sulle colline». Il timore è che le scintille e le braci dei mortaretti possano andare ad incendiare il fogliame, gli arbusti o l’erba secca ai bordi delle strade, nei fossi o nelle scarpate. Il divieto resterà dunque in vigore fino al 6 gennaio, per coprire il periodo nel quale, come da tradizione, i botti vengono maggiormente utilizzati.

GLI ANIMALI. C’è poi chi ha deciso di prendere provvedimenti riguardanti un altro nodo sul fronte dei botti di fine anno: quello degli animali domestici. Ogni anno, non si contano le fughe dai recinti e dai giardini delle abitazioni, soprattutto da parte di cani e gatti il cui udito, più sensibile di quello umano, percepisce in modo più intenso le esplosioni. In molti casi, poi, gli animali rappresentano una fonte di reddito. «Ho inviato alcune lettere a ristoranti ed attività che sorgono in prossimità di allevamenti di vario tipo - spiega il sindaco di Thiene Giovanni Casarotto -. Ho chiesto di evitare l’uso dei botti, in modo da non spaventare gli animali. Per il resto, non intendo emanare ordinanze, in primo luogo perché non sarei in grado di assicurare un controllo capillare sul tutto il territorio. In più, ritengo un paradosso il fatto che i botti legali vengano venduti e si debba poi vietarne l’utilizzo. Casomai, lo Stato dovrebbe vietarne la vendita».

I REGOLAMENTI. In altri centri del Vicentino, petardi e mortaretti sono già vietati dai regolamenti comunali di polizia urbana. È il caso di Montecchio Maggiore, dove non è possibile esplodere mortaretti nei centri abitati, con una sanzione di 50 euro se si disubbidisce alla regola tra le 8 e le 23, e di 160 euro tra le 23 e le 8 del mattino successivo. La polizia locale dei Castelli, che ha già disposto un servizio speciale anche dopo la mezzanotte di sabato, spiega che i prodotti pirotecnici, per essere considerati regolari, devono presentare sulla confezione un’etichetta completa con il marchio “CE”. Anche ad Arzignano, il regolamento comunale vieta di «esplodere petardi e gettare oggetti accesi in luoghi pubblici o privati».

Matteo Carollo

Suggerimenti