Piangeva disperato stretto tra le braccia della mamma, che aveva a sua volta il viso segnato dalle lacrime e non riusciva a darsi pace per quello che era accaduto poco prima tra le mura di casa.
Un bimbo di un anno, di nazionalità statunitense e residente in città, venerdì mattina è finito al pronto soccorso del San Bortolo dopo essersi ustionato con dell’acqua bollente. I medici hanno riscontrato lesioni di terzo grado su tutta la parte sinistra del corpicino del piccolo. Che ora è ricoverato in pediatria.
La dinamica dell’incidente domestico è poco chiara. Il bimbo e i suoi genitori sono arrivati in ospedale attorno alle 11.30. Data la drammaticità e la concitazione di quei momenti, mamma e papà si sono limitati a dare all’infermiere del triage soltanto le informazioni necessarie affinché i dottori sapessero quello che era capitato. La coppia americana ha detto che il figlio era entrato in contattato con l’acqua bollente mentre si trovava in cucina, senza aggiungere se gli fosse caduto addosso il liquido contenuto in una pentola messa sul fornello oppure di una tazza da tè. Particolari che, se riferiti in quegli istanti, avrebbero solo fatto perdere tempo.
Il pediatra che ha visitato il paziente ha appurato che le alterazioni coinvolgevano tutti gli strati della cute e ha disposto il ricovero. Non è comunque da escludere che il piccolo possa essere trasferito in un centro specializzato.
Il bimbo non sarebbe in pericolo di vita e la prognosi iniziale è di 30 giorni, salvo gli imprevisti che potrebbero insorgere considerando la profondità delle ustioni. L’esperienza dei medici insegna che le complicanze più comuni correlate a questo tipo di scottature sono legate alle infezioni. Per questo motivo, il piccolo verrà tenuto sotto stretta osservazione per consentire ai dottori, qualora fosse necessario, di intervenire con la massima celerità.