Aveva sfidato la pandemia per partecipare all'Ising Festival di Suzhou, in Cina, e si ritrova, da 37 giorni, ricoverato in ospedale ostaggio del virus. Andrea Zaupa, baritono vicentino di 42 anni, è sereno, perché questo riposo forzato gli permette di seguire lezioni di omeopatia e lavorare ad un documentario, ma quello che sta vivendo è paradossale.
I sintomi di un leggero malessere li ha avuto subito dopo l'atterraggio. Arrivato in albergo gli è salita un po' la febbre, oltre ad una leggera tosse, ed è stato avvisato che sarebbe stato sottoposto a dei controlli. Si è ritrovato a bordo di un'ambulanza che l'ha portato in ospedale a sirene spiegate per essere sottoposto a raggi e analisi. Da lì altra corsa verso un nuovo ospedale dove è stato trattenuto perché è stata confermata la positività al Covid. Da due settimana l’esito dell’ospedale è negativo, mentre l’altro fatto in un laboratorio esterno, è positivo o debolmente positivo. Morale: è bloccato da 37 giorni.
«Non oso lamentarmi - dice - perché c’è tanta gente in ospedale che soffre. Quando mi dimetteranno, se chiudono l’Italia in lockdown potrei fermarmi qui, ma la realtà è che se penso a piazza dei Signori mi commuovo».