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Nelle scuole del Vicentino

Aule alternative in oratori e musei
per il distanziamento alle superiori

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Il liceo Quadri sarà ospitato in parrocchia a San Paolo
Il liceo Quadri sarà ospitato in parrocchia a San Paolo
Il liceo Quadri sarà ospitato in parrocchia a San Paolo
Il liceo Quadri sarà ospitato in parrocchia a San Paolo

Tredici gli istituti che avevano fatto richiesta e altrettanti quelli a cui viene data risposta. Gli istituti superiori del Vicentino si allargano per garantire maggiore distanziamento tra studenti. E lo fanno grazie a oratori, musei, centri servizi messi a disposizione dai Comuni e dalle parrocchie.

 

Vicenza. In città il liceo Quadri ha a disposizione due aule della parrocchia di San Paolo.

 

Bassano del Grappa. L'istituto vescovile Graziani va in soccorso del liceo Brocchi con 5 aule e 1 locale, mentre la parrocchia di Santa Croce presta all’istituto tecnico Einaudi 5 aule e 2 locali.

 

Schio. Il Comune apre alle scuole le porte del Faber Box: è in definizione un accordo che prevede l’utilizzo di un’aula da parte del Martini, due aule per Tron/Zanella e 4 aule per il Pasini.

 

Thiene. Il Comune concede al Garbin 2 ulteriori aule nell’ex biblioteca, dove già sono ospitate alcune aule, e al Chilesotti 4 aule all’ex Agenzia delle Entrate.

 

Valdagno. È in sottoscrizione con il Comune un contratto per l’affitto di due spazi: uno nella sede museale (Mumat -Museo delle Macchine Tessili), da adibire ad aula dell’istituto Marzotto-Luzzatti, e la Sala Marzottini che l’istituto Trissino utilizza per scaglionare gli ingressi.

 

Noventa Vicentina. La parrocchia mette a disposizione le stanze del patronato di San Vito dove l’istituto Masotto recupererà 3 aule.

 

Breganze. È in fase di sottoscrizione il contratto con la parrocchia per ricavare nell’oratorio 7 aule per l’istituto Scotton.
 

Arzignano. Un discorso a parte deve essere fatto per l’istituto Galilei. La scuola già utilizza 2 aule negli spazi di Villa Brusarosco. Avendo ancora necessità di 4 aule, e non avendo individuato nelle vicinanze altre strutture, la Provincia aveva attivato all’Ufficio scolastico regionale le procedure per avere a disposizione container.

La situazione è però radicalmente cambiata a seguito del violento temporale che lo scorso sabato ha colpito Arzignano e che ha creato ingenti danni all’edificio scolastico, tanto che oggi potrebbe essere garantita la presenza solamente di 16 classi su 41. «Ci siamo attivati già sabato con i nostri tecnici -spiega la vicepresidente della Provincia con delega all’istruzione - la procedura d’urgenza ci permetterà di abbattere i tempi di intervento e di eseguire i lavori di ripristino dando priorità a questa scuola. Difficile fare previsioni ma confido che buona parte degli studenti possa fare lezione in aula quanto prima».

Lo stato di emergenza “sposta” anche la richiesta di container. Non sarà l’Ufficio scolastico regionale a dover dare risposta ma la Protezione civile, anche in questo caso con abbattimento dei tempi di attesa.

 

L'Ente Provincia. Tra affitti e oneri (leggasi utenze) la spesa di questa programmazione ammonta a circa 260mila euro, a carico della Provincia che accederà ad apposito fondo del Miur per il rimborso. «La didattica in presenza è fondamentale - afferma la vicepresidente - . Ma per permetterla c’è bisogno di spazi più ampi e distanziamento tra studenti, nel rispetto della normativa anti-Covid, adeguati alle esigenze della scuola e degli studenti, quindi edifici non lontani dalla sede scolastica, spazi già in precedenza adibiti ad ospitare studenti per non dovere eseguire interventi,  presenza di servizi. È stato un agosto impegnativo, ma ce l’abbiamo fatta e siamo pronti a dare il via al nuovo anno scolastico».

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