VICENZA. Stazione ferroviaria accessibile per disabili, ma solo "part time". La sera, e per tutta la notte, infatti, gli ascensori vengono disattivati, rendendone impossibile l'utilizzo per chi si sposta in carrozzina, nonostante la prenotazione con anticipo e l'attivazione del servizio di pedana per scendere dal vagone. Due le alternative una volta sulla banchina: o le scale, difficilmente affrontabili per chiare ragioni, oppure l'attraversamento dei binari con gli operatori, con la sospensione temporanea del transito dei treni per il tempo necessario al passaggio.
È il paradosso raccontato e vissuto in prima persona da Maura Fontana, consigliera comunale di Schio e presidente di Aniep Vicenza, l’associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili. Ma anche un altro limite della struttura cittadina, incapace di rilanciarsi, dove già pesa la sfilza di spazi commerciali vuoti.