<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La nota meteo

Arriva il vortice polare: temperature in calo, piogge ma nessuna ondata di gelo

Si è aperta una fase meteo pienamente invernale. La seconda metà di gennaio sarà generalmente più fredda della prima
Ancora pioggia nei prossimi giorni
Ancora pioggia nei prossimi giorni
Ancora pioggia nei prossimi giorni
Ancora pioggia nei prossimi giorni

Prima parte della settimana a tratti perturbata e con temperature in calo. Torna un po’ di neve in montagna, già oltre i mille metri. Nessuna ondata di gelo è all’orizzonte

L’inverno torna in cattedra. Chiusa sabato una partentesi quasi primaverile, si è aperta ieri una fase meteo pienamente invernale ma senza eccessi. Piogge e cieli grigi, ma anche neve a quote medie, saranno i protagonisti principali di una settimana che non assomiglierà certo alla scorsa, quando ci è scappato anche l’ennesimo record: mai la prima metà di gennaio era stata a Vicenza tanto calda.

Vortice polare, calo delle temperature e piogge in aumento

A determinare il cambiamento sarà l’affondo di un ramo del vortice polare, ancora una volta molto molto attivo. Il tempo della settimana sarà di conseguenza generalmente perturbato, specie nella prima metà, anche se le piogge non saranno così abbondanti. Di positivo ci sarà senz’altro il ritorno delle precipitazioni in un gennaio che proseguirà il recupero del pesante deficit pluviometrico del 2022.

Caleranno poi le temperature, ma non aspettiamoci alcuna ondata di gelo, anche nella rimanente parte del mese. Impossibili poi eventi nevosi in pianura. Solo parte orientale del Piemonte potrà vedere qualche una leggera imbiancata fra domani e mercoledì.

Previsioni martedì 17 gennaio

La giornata di domani (martedì 17 gennaio) vedrà transitare un secondo sistema perturbato, in realtà non così incisivo. Pioverà soprattutto nel pomeriggio, con accumuli massimi attesi attorno ai 10 millimetri di pioggia ma con neve a quote generalmente più basse rispetto alla perturbazione precedente, quindi sui mille metri e localmente anche a quote più basse. Temperature massime stabili, attorno ai 7-8 gradi. Attesi ad Asiago fra 5 e 10 centimetri di neve.

Previsioni 18 e 19 gennaio

Tornerà quindi l’inverno nei suoi connotati più consueti, palesi anche nella giornata di mercoledì, quando interverranno veloci schiarite seguite però da un nuovo, veloce peggioramento nella serata e nella nottata su giovedì, molto più attivo in realtà sulle regioni tirreniche. Il nuovo affondo perturbato di origine polare farà scendere un po’ le temperature, attese giovedì sui 6-7 gradi nonostante le prime schiarite.

Leggi anche
Montagne del Vicentino imbiancate: oltre 20 centimetri sulle piste. Stato di attenzione: rischio neve in collina e a fondovalle

Nel fine settimana

Venerdì mattina avremo infine temperature leggermente negative nelle zone di aperta campagna, in attesa di un fine settimana dal tempo stabile e temperature nella norma, ovvero con cielo per lo più soleggiato e temperature diurne sugli 8/9 gradi.

La seconda parte del mese

Sulla base delle indicazioni modellistiche, la seconda metà di gennaio sarà generalmente più fredda della prima, ma ben difficilmente si presenteranno ondate di gelo sia origine polare che continentale. L’attuale gennaio rischia quindi di passare alla storia come uno dei cinque più caldi degli ultimi cent’anni. A fronte di una temperatura media mensile di 2 gradi, sul podio c’è quello del 2014 con ben 6,5 gradi, seguito dal gennaio 2018 con 6,3° e da quello del 2007 con 6,1°. Ben otto dei dieci mesi di gennaio più caldi degli ultimi cent’anni si concentrano dal 2000 ad oggi.

Alessandro Azzoni

Suggerimenti