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Vicenza

Apre l'università
E all'ex Gil nasce
una "mini-Nasa"

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Sta prendendo forma il polo universitario di viale Margherita
Sta prendendo forma il polo universitario di viale Margherita
Vicenza, sopralluogo università (COLORFOTO)

Di ragioni per scalpitare, negli uffici della Fondazione studi universitari, ce ne sono varie. Certamente vedere finalmente concluso un cantiere, quello del nuovo polo di viale Margherita, che si trascina da sei anni; ma soprattutto allargare la platea di studenti, visto che ad oggi gli spazi erano praticamente esauriti, e poi liberare i locali dell'ex Gil per trasformarli in un polo di ricerca.  «Una piccola "Nasa"» secondo il presidente della Fondazione Silvio Fortuna.

 

IL VIDEO DEI LAVORI AL CANTIERE DELL'UNIVERSITA'

 

Dopo un iter travagliato e aggiustamenti in corsa - da ultimo la variante da 600 mila euro per il sistema di raffrescamento per usare le aule anche nel periodo estivo - ora può partire il conto alla rovescia.

Il termine del cantiere, del valore di circa 10 milioni, è fissato per il 29 aprile, poi si procederà con le rifiniture e, intanto, la Fondazione provvederà agli arredi in vista dell'avvio dell'anno accademico 2020/2021. La capienza sarà di 1600 studenti. 

 

«Attualmente gli iscritti sono 4.500 - spiega Fortuna - ma registriamo una crescita annua del 10 per cento. Finora abbiamo dovuto tirare il freno, a causa della carenza di spazi, ora possiamo allargarci. La prospettiva è di arrivare nel 2028 ad ottomila studenti, bacino che avrebbe una ricaduta economica sul territorio stimata in 40 milioni di euro all'anno solo di spesa corrente».

 

L'edificio, progettato dall'architetto Adolfo Natalini, recentemente scomparso, vede al piano terra tre aule da 250 posti e una da 330. Al primo piano 8 aule più piccole e laboratori, al secondo e ultimo laboratori e sale di servizio.

 

«Siamo il primo dipartimento di ingegneria d'Italia - aggiunge Fortuna - tanto che il Ministero ci ha assegnato 8 milioni di euro per la ricerca avanzata nel campo dei materiali e delle attività sostenibili. L'ex Gil diventerà una sorta di "piccola Nasa", l'aula magna ospiterà anche macchinari di grandi dimensioni, ad esempio quelli per l'eolico. Le prime risorse sono già arrivate e sono già state destinate ad attrezzature. La strada è quella di formare figure richieste dal mercato, tanto che i nostri ingegneri trovano lavoro entro un mese dalla laurea e per Economia la prospettiva è di tre mesi».

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