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Vicenza

Allarme morbillo
3 bimbi ricoverati
«Rischio epidemia»

Negli ultimi anni c’è stato un crollo dei vaccini e malattie che sembravano debellate stanno tornando
Negli ultimi anni c’è stato un crollo dei vaccini e malattie che sembravano debellate stanno tornando
Negli ultimi anni c’è stato un crollo dei vaccini e malattie che sembravano debellate stanno tornando
Negli ultimi anni c’è stato un crollo dei vaccini e malattie che sembravano debellate stanno tornando

Il morbillo colpisce ancora. Cinque bambini contagiati. Tre ricoverati al San Bortolo. I primi due hanno 3 anni, il terzo 4, abitano in città, sono iscritti alla stessa scuola materna. Nessuno di loro era vaccinato. Uno si è ripreso prontamente, è stato già dimesso. Gli altri due vengono assistiti intensamente nel reparti di pediatria. Per una malattia virale come il morbillo non esistono cure specifiche. Occorre solo supportarli per evitare complicazioni che potrebbero risultare anche molto pericolose.

Tutto è accaduto martedì. Al pronto soccorso pediatrico si sono presentati i tre bambini, accompagnati dai genitori comprensibilmente in ansia. Per tutti i medesimi sintomi: febbre alta, inappetenza, forte prostrazione. Poteva sembrare una normale influenza e invece erano i segni pesanti di questa infezione che già ad ottobre aveva provocato una mini-epidemia fra Vicenza, Montecchio ed Arzignano, Gli esami subito disposti dal primario Massimo Bellettato hanno accertato la presenza del morbillo, in una forma, almeno per due di loro, complessa. Il primo dei tre, come detto, si è sfebbrato il giorno dopo.

«Gli altri due - spiega il primario - restano in osservazione. Se tutto procede regolarmente li manderemo a casa i primi giorni della prossima settimana». Appena scoperta l’infezione, Bellettato ha allertato il Servizio di igiene pubblica diretto da Ennio Cardone, e il responsabile per le malattie infettive e le vaccinazioni Andrea Todescato ha avviato un intervento straordinario di profilassi per cercare di bloccare il diffondersi dell’epidemia. Sono stati rintracciati tutti i compagni di asilo dei tre piccoli colpiti dal morbillo. Si è provveduto a vaccinare chi era privo di copertura, mentre agli altri, per prudenza, è stata somministrata una seconda dose di vaccino. Identico trattamento per genitori, fratelli e familiari che vivono a più stretto contatto con i bambini aggrediti dal virus.

«Il morbillo è di nuovo fra noi», dice Todescato. Il suo è un bollettino di guerra. «A settembre una decina di casi, tutti in soggetti non vaccinati. Un altro focolaio epidemico è scoppiato a fine ottobre e i primi giorni di novembre in un nido. Ora ci sono 5 casi. È molto probabile che l’epidemia possa diffondersi». Il varco aperto dalla caduta libera delle vaccinazioni si sta allargando, e la malattia minaccia di fare altre vittime. «Tutti questi bambini non erano stati vaccinati e il contagio si è esteso anche a bambini di pochi mesi non ancora in età di vaccinazione. Il forte e progressivo calo di questa vaccinazione non poteva che portare al riemergere del morbillo. E ora non possiamo che aspettarci altri focolai». Todescato rinnova l’appello. «È un’infezione estremamente contagiosa, che può causare polmoniti, encefaliti, gastroenteriti, otiti, epatiti, a volte con esiti letali. È necessario vaccinarsi se vogliamo chiudere i pericolosi buchi sanitari che negli anni si sono dilatati».

Franco Pepe

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