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Vicenza

Allarme crisi idrica
Cantieri al via
«Risparmiare acqua»

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Allarme siccità in tutto il Veneto
Allarme siccità in tutto il Veneto
Allarme siccità in tutto il Veneto
Allarme siccità in tutto il Veneto

Il Veneto sta rischiando una crisi idrica uguale se non peggiore rispetto al 2017, anno della grande siccità. L’allerta arriva dall’assessore regionale all’ agricoltura e alla bonifica, Giuseppe Pan, e dagli 11 Consorzi di bonifica del Veneto. A preoccupare non è solo l’andamento della stagione invernale che, dopo la tempesta Vaja di fine ottobre ha registrato il 54% in meno di piovosità tra dicembre e marzo, e il 40% in meno di neve, ma i cambiamenti climatici in atto nell’ultimo quarto di secolo. La Regione già nel 2018 ha messo in campo un cospicuo investimento finanziario per ottimizzare la rete irrigua e contrastare il rischio siccità. In questi giorni si sono aperti - o stanno per essere avviati - 24 cantieri in 6 province del Veneto (tranne Belluno), dove verranno realizzate opere per 161 milioni di euro. Si tratta soprattutto di ampliamento degli invasi e di ristrutturazione di condotte. «Grazie ai progetti esecutivi predisposti dagli 11 Consorzi di bonifica - sottolinea Pan - il Veneto è riuscito ad aggiudicarsi quasi metà dei finanziamenti del piano irriguo nazionale».

Le aree oggetto degli interventi più consistenti del piano 2019 sono il bacino del Bacchiglione e del Brenta (che interessa le province di Padova e Vicenza) dove sono in via di realizzazione opere per 66,3 milioni, e la gronda lagunare veneziana, con cantieri per 33,9 milioni. Seguono il Polesine, con 23,1 milioni di investimenti e Treviso, con opere per 17,6 milioni. L’intervento unitario più consistente, che prenderà avvio il 12 aprile e richiederà oltre 20 milioni di spesa, è il nuovo rivestimento di 4,6 chilometri nel tratto veronese del canale Leb, che rappresenta la spina dorsale del sistema irriguo veneto.

L’intervento progettato e realizzato dal Consorzio di bonifica Lessinio Euganeo Berico – spiega il presidente del consorzio Moreno Cavazza - prosegue il rifacimento dei 17 chilometri di letto pensile del canale e servirà a dimezzare le perdite della condotta lunga 48 chilometri (che mette in comunicazione Adige e Bacchiglione attraversando un centinaio di comuni tra Verona, Vicenza, Padova e Venezia), aumentando così la dotazione irrigua per la pianura basso-veneta e vivificando i corsi d’acqua del Fratta, Guà-Frassine, Bisatto e Bacchiglione, a beneficio soprattutto delle colture agricole della Bassa Padovana e del Polesine.

 

«I 24 cantieri rappresentano solo l’avvio del piano strategico complessivo per strutturare dal punto vista irriguo il territorio veneto - osserva l’assessore -. Il fabbisogno complessivo per completare l’infrastrutturazione irrigua nei 600 mila ettari del territorio di bonifica del Veneto ammonterebbe a circa 3,5-4 miliardi di euro. Serve quindi un grande investimento, costante e prolungato negli anni, che può essere affrontato solo con risorse nazionali ed europee» conclude l’assessore, che lancia intanto un appello ai cittadini. «L’acqua sarà sempre più un bene prezioso e limitato: dobbiamo tutti imparare a farne un uso intelligente, controllando i consumi ed evitando gli sprechi, anche nell’uso domestico».

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