<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Allarme Covid al nido: classe a casa isolata, ma è un falso positivo

Attivati i protocolli alla Piarda, ma il test è poi risultato negativo
Attivati i protocolli alla Piarda, ma il test è poi risultato negativo
Attivati i protocolli alla Piarda, ma il test è poi risultato negativo
Attivati i protocolli alla Piarda, ma il test è poi risultato negativo

La quiete all’asilo della Piarda, a Vicenza, è durata appena quattro giorni. Vale a dire quelli trascorsi dai bimbi in classe dal momento della riapertura dei nidi, il primo settembre, a quando il Covid è tornato a fare capolino, nel caso qualcuno pensasse che fosse ormai tutto archiviato e che isolamenti, chiusure e quarantene fossero solo un lontano ricordo. 

Un falso allarme, in realtà, che ha fatto scattare comunque il protocollo fino all’accertamento della negatività del tampone, con la conseguenza di far rimanere a casa una sezione dei piccoli frequentatori della struttura. Grazie al fatto che le attività sono organizzate ancora per piccoli gruppi stabili, senza interazioni tra sezioni, il protocollo ha interessato fortunatamente solo la cerchia stretta di bambini ed educatrici a contatto con il piccolo risultato positivo, mentre per tutti gli altri bimbi e le altre figure professionali non è stato necessario adottare alcuna precauzione e hanno potuto continuare le loro attività regolarmente. 

«È già tutto risolto - tranquillizza subito l’assessore all’istruzione Cristina Tolio - si è trattato di un falso allarme, ma naturalmente erano scattati i protocolli, come previsto in caso di segnalazione di positività». «Il risultato del primo tampone - riepiloga - aveva dato esito positivo, ma con il molecolare è poi emersa la negatività. Da domani (oggi per chi legge, ndr) sarà dunque tutto regolarmente funzionante». I genitori sono già stati avvisati, in modo che si potessero organizzare per riportare i piccoli al nido già questa mattina. 
I bimbi della sezione interessata sono rimasti a casa dunque solo un giorno. La segnalazione della positività di uno dei bambini della struttura è arrivata infatti nella giornata di lunedì; il tempo di far scattare il protocollo e martedì tutto il gruppo di contatti stretti è rimasto a casa. Con l’esito rassicurante del tampone molecolare, tuttavia, le attività potranno riprendere regolarmente. Tolio, passata la preoccupazione, cerca comunque un lato positivo nella faccenda. «La gestione di questo episodio - sottolinea - dimostra come funzioni bene il protocollo, che si attiva immediatamente, non appena arriva una segnalazione. Il fatto che permanga la regola della divisione in piccoli gruppi fissi poi ha permesso di limitare i disagi e l’attivazione delle misure, lasciando a casa un solo gruppetto. Altrimenti di fronte a un segnale, anche in caso di falso positivo, si sarebbe dovuta fermare tutta la struttura fino all’esito del secondo tampone».

Tolio con l’occasione ribadisce anche un aspetto a lei, come più volte dichiarato, parecchio caro. «Tutti gli insegnanti e tutto il personale ausiliario operativi nelle strutture sono in servizio con il green pass - ricorda - all’altro giorno avevamo una sola posizione su cui fare chiarezza, ma la persona non era comunque in servizio». Per i nidi comunali, il controllo della certificazione verde si era concluso, senza difficoltà, praticamente già il 31 agosto, alla vigilia della ripresa, a parte una manciata di posizioni accertate in seguito. «Per chi risulterà sprovvisto di green pass - aveva spiegato Tolio - dovremo applicare la norma e cercare subito dei sostituti in regola con il certificato, ma auspico non sia necessario arrivare a questo. In ogni caso, nei primi tre giorni di scuola tutto il personale sarà in servizio e questo permetterà di coprire qualche eventuale criticità». Nei giorni successivi erano stati convocati anche i 150 tra insegnanti e ausiliari delle scuole dell’infanzia comunali.

Sul tema negli stessi giorni, era intervenuta duramente la Cub Pubblico impiego - per voce della responsabile per il Veneto Maria Teresa Turetta - ribadendo la richiesta rivolta all’amministrazione comunale «di non applicare il green pass in quanto strumento assolutamente inutile a pervenire il contagio, ma di attivarsi per monitorare la situazione nei nidi e scuole d’infanzia comunali con i test salivari di nuova generazione per tutti: lavoratori e bambini». 

Alessia Zorzan

Suggerimenti